Molise – Venafro: “c’era una volta la libertà di pensiero e di parola……….”

Oltre a scrivere ogni tanto raccontandovi cose che vedo osservando la realtà del Molise in generale e in particolare della mia amata Venafro, mi piace e ritengo interessante leggere dai giornali locali per capire e imparare;

Certo ci sono tanti bravi giornalisti e cronisti nelle testate locali che consulto giornalmente, ma noto con stupore che ancora oggi nel 2022, purtroppo, alcuni di essi si limitano a scrivere, ma non troppo; a criticare, ma non troppo; noto una sorta di freno a mano tirato come se sopra di loro aleggiasse una sorta di controllo del loro pensiero e della loro parola.

Oggi i nemici della stampa libera sono gli stessi delle epoche trascorse:  politici corrotti, criminali, che agiscono nell’ombra e temono l’informazione libera.

Per non parlare poi, quando dal piccolo politichetto locale si passa a parlare di personaggi di livello nazionale o internazionale; Nel 21° secolo con l’avvento di Internet,  i giornalisti scomodi sono ancora più esposti a rischi di arresti o omicidi, in vari paesi del mondo. L’omicidio nel 2006 della giornalista russa Anna Politkovskaja – nota per le sue critiche alle azioni della Russia in Cecenia e al governo ceceno filo-russo;. Un altro saggio ci conduce alle restrizioni e censure in Iran a cura di Ahmad Rafat . 

Alcuni scrittori ricorrono alla fiction per raccontare ciò che accade nel loro paese; come nel caso della psichiatra e attivista dei diritti umani egiziana Basma Abdel Aziz e della giornalista turca Valérie Manteau.

Anche in Italia molti giornalisti sono minacciati e sotto scorta per il loro lavoro.

L’avvento di Internet e dei social network ha trasformato il volto del giornalismo, ma ha anche moltiplicato fenomeni patologici di disinformazione che rischiano di minare la qualità dell’informazione e minacciare i valori fondanti di una comunità: la democrazia e la convivenza civile. 

E chiudo questo mio pensiero con due bellissime frasi del filosofo olandese Baruch Soinoza:

“Il diritto di pensare e di esprimersi liberamente non è trasferibile. Né può essere soppresso dal potere politico; Qualsiasi paese che non riconosce la libertà di pensiero e di espressione è destinato all’instabilità.”
“Certamente l’esistenza umana sarebbe molto più felice se negli uomini la capacità di tacere fosse pari a quella di parlare. Ma l’esperienza insegna fin troppo bene che gli uomini non governano nulla con maggiore difficoltà che la lingua.” 

Nunzio Zullo                           

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