Mondragone: Regole del “Vivere Insieme” – in gara gli scolari del 1° e 2° circolo

In fase finale la 2^ edizione del “Premio Michele Fusco”. Durante la manifestazione del 9 maggio si conosceranno i vincitori

MONDRAGONE (Raffaele Raimondo) – La dirigente del 1° Circolo didattico, Concetta Riccardo, ha fatto sapere, attraverso un comunicato-stampa, che sono ormai in fase avanzata le operazioni di selezione degli elaborati, in forme grafico-pittoriche, redatti dagli alunni impegnatisi nella 2^ edizione del ‘Premio Michele Fusco’ centrato, per quest’anno 2015, su una tematica di evidente valore etico-civile: “Il vivere insieme comporta il rispetto di ben determinate regole a casa, a scuola, nella società. Delinea questi tre aspetti del vivere insieme ed inserisci le tue riflessioni”. La partecipazione al concorso era stata estesa ai tre Circoli mondragonesi. In effetti hanno aderito tutti gli alunni delle classi quinte del 1° e del 2°. Attualmente la Giuria, seguendo una procedura simile a quella adottata nei concorsi pubblici, è ancora impegnata nell’attenta lettura degli elaborati assolutamente anonimi, al fine di individuare i due migliori “per creatività ed originalità”. Solo al momento della cerimonia di premiazione, programmata per sabato 9 maggio 2015 alle ore 10, si potranno dunque conoscere, davanti alle autorità invitate e ai genitori degli alunni delle classi in gara, i nomi dei primi classificati per entrambi i suddetti Circoli. I vincitori saranno premiati con tablets donati dalla famiglia Fusco che, per il secondo anno consecutivo, offre il patrocinio alla specifica iniziativa in merito alla quale la dirigente Riccardo si è così espressa: “La Scuola vive per il fondamentale dovere di istruire ed educare le giovani generazioni, riservando importanti corsie preferenziali alla legalità, alla cittadinanza attiva, all’accoglienza interculturale e, dunque, alla pacifica convivenza democratica. E il 1° Circolo di Mondragone, consapevole delle odierne priorità, è orgoglioso di potenziare sempre di più questa mission ereditata in gran parte dall’indimenticato direttore didattico Michele Fusco la cui esemplare testimonianza è appunto alla radice del Premio a lui dedicato”.

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