Mostra di Pittura “L’arte contro la violenza”

(Matilde Maisto) – Noi Voci di Donne organizza “L’arte contro la violenza”, mostra di pittura di Annamaria Zoppi “Artista Casalese”.

All’evento, che sarà moderato dalla giornalista Laura Ferrante, interverranno il sindaco di Caserta, avvocato Carlo Marino, l’Assessore alla Pubbica Istruzione, Dott.ss Mirella Corvino, la Presidente Noi Voci di donne, Dott.ssa Pina Farina, l’Artista, Annamaria Zoppi, D.S. ITIS “Giordani” di Caserta, Dott.ssa Antonella Serpico, lo scrittore Alessandro Zannini .

Il vernissage della mostra è stato programmato per il 23 ottobre prossimo alle ore 10,00 presso la sede Noi Voci di Donne – Centro Antiviolenza, Via San Gennaro ex Caserma Sacchi – Caserta.

Alle ore 11,00 ci sarà il laboratorio di pittura con gli alunni dell’ITIS “Giordani” Caserta.

Annamaria Zoppi è una donna bella, solare, sorridente, talentuosa, amichevole, dotata di molta sensibilità e con una grande vena artistica che porta con sè sin dalla nascita. Gli spunti per dipingere li prende dalle situazioni della vita che la circondano. Esprime la sua arte come megafono dello spirito e della sua straordinaria interiorità. Emerge comunque una donna determinata, dove in un territorio pieno di pregiudizi è riuscita, a dedicarsi all’arte e fare arte, e nelle sue opere emerge forte il riscatto sociale e culturale di tutte le donne “casalesi” che vogliono rappresentare la bellezza e le professionalità del loro territorio.

Le sue opere sono sempre un grido di speranza, un monito alla bontà, un’aspettativa di bene comune, un auspicio a cambiare in meglio l’umanità. A tal proposito ricordiamo le sue parole nella personale “Diritto alla vita”:  “Il  Diritto alla vita  è il mio grido contro tutte le violenze di genere, nel caso specifico della personale è inteso come un “No” all’ aborto… So che esiste una legge che ammette l’ aborto ed è giusto che ci sia, ma solo quando esso è veramente necessario, ben giustificato. Il mio “no” si riferisce all’aborto fatto con superficialità senza giustificazioni importanti. La vita per me è sacra e tutti hanno il diritto di vedere la luce. Ritengo l’ aborto un crimine e se la legge lo ammette per proteggere le donne dall’ illegalità, di certo non protegge la vita del bambino.”

Nel caso della mostra: “L’arte contro la violenza”  essa viene intesa come mezzo di comunicazione, come voce del popolo, come strumento che permette di gridare contro uno dei mali del nostro secolo, un male che non può essere curato assumendo dei farmaci o affrontando cicli di chemioterapia, un male che è difficile da prevenire: è il femminicidio, un crimine tragico che matura in ambito familiare o all’interno di relazioni sentimentali poco stabili. La sensibilità dell’uomo, dell’artista, ha condotto alla realizzazione di opere d’arte e performance adatte a rendere la società contemporanea partecipe di ciò che accade a tutte quelle vittime che vengono private della propria vita nei casi più estremi, l’artista vuole rendere giustizia a tutte quelle donne che vengono mal trattate dalla prepotenza di certi esseri umani vigliacchi che si definiscono uomini, vuole essere la voce, che ancora è troppo debole, che deve mettere la parola FINE a questo male. Attraverso l’arte si vuole sensibilizzare l’essere umano alla non violenza.

In effetti l’arte rappresenta la trasmissione dell’interiorità dell’artista nell’ambito sociale e morale e questo significa che si vuole sensibilizzare la collettività verso gli episodi di violenza, lo scopo, quindi, è fare in modo che la società non rimanga indifferente davanti a tragici episodi.

Come concludere? Complimenti Annamaria, un grande in bocca al lupo e speriamo che la tua arte arrivi al cuore dell’umanità!

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