Napoli – Il Questore convoca EAV e SEPSA – Ma le gravi carenze delle Forze dell’Ordine non possono sopperire a tutto

1Il Questore di Napoli ha convocato un vertice con i dirigenti dei servizi EAV e SEPSA per concordare un piano di contrasto all’escalation di violenza che sta coinvolgendo quelle aziende di trasporti e la cittadinanza che ne fruisce –
“Precisando che non sempre la violenza parte da una scarsa sorveglianza dei luoghi ove essa accade – asserisce Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale del sindacato indipendente di Polizia Co.I.S.P. – è da evidenziare che anche dette aziende, negli anni, hanno subito delle modifiche strutturali che le hanno condotte economicamente al collasso e che, quindi, non si può oggi recriminare che sia la scarsa vigilanza ad aver creato i presupposti per quanto sta accadendo”.
“Inoltre – prosegue Catuogno – certamente non si può pretendere la vigilanza lungo i binari della circumvesuviana ove si attestano, quale assurdo gioco, orde di giovani e balordi che continuano ad assaltare, come fossero nel West all’attacco della diligenza, mezzi pubblici e treni, già di per sé scarni in sicurezza e quantità”.
“Inoltre – continua Catuogno – il continuo rimandare la firma del protocollo d’intesa che consentirebbe a poliziotti, carabinieri, finanzieri di viaggiare gratis in cambio di una presentazione al capotreno fornendo il proprio supporto, sta creando non poche problematiche anche alle Forze dell’Ordine che, quotidianamente, son costrette a spostarsi e che, stante la cronica carenza di parcheggi, sarebbero ben liete di poter fruire dei mezzi pubblici ed essere, contemporaneamente, un deterrente per la piccola delinquenza sempre pronta ad agire contro gli inermi”.
“Sarebbe ora – chiude Giulio Catuogno – che si accelerassero le procedure, che le quote in regime di vigilanza scalo agli addetti ai lavori venissero pagate in tempo e che, laddove ci fosse un reale coordinamento nell’intento comune della sicurezza, non ci si sentisse più ospiti poco graditi in un territorio che, volente o nolente, si è demandati a controllare per decreto”.

 

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