Napoli la Casa di Rosa Parks

IESUS

Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali – Brusciano NA

Napoli “Casa di Rosa Parks” a Palazzo Reale fino al 6 gennaio 2021. (Scritto da Antonio Castaldo)

A Napoli la “Casa di Rosa Parks”, l’installazione “Almost Home” dell’artista statunitense Ryan Mendoza, rimarrà in esposizione gratuita fino al 6 gennaio 2021 nel cortile centrale di Palazzo Reale dove è in mostra dal 15 settembre 2020. Come nelle immagini riprese dal sociologo e giornalista, Antonio Castaldo, con la partecipazione di Alberto Livorno e il cane Marek, montate da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali https://www.youtube.com/watch?v=adq8hJgb5EA&feature=youtu.be .

L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Regione Campania, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Campania, la Fondazione Morra Greco che per questo motivo si è proiettata all’esterno per presentare il progetto “Almost Home – The Rosa Parks House Project”. La casetta di Rosa Parks simbolo del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti d’America, in origine era collocata a Detroit ed era stata acquisita da Rhea McCauley, nipote della Parks, e nel 2016 veniva presa in carico dall’artista Ryan Mendoza, che per sottrarla all’abbandono la rimontava nel giardino di casa sua a Berlino.

Rosa Louise McCauley nata a Tuskegee, 4 febbraio 1913 e morta a Detroit, 24 ottobre 2005 in USA, coniugata con Raymond Parks, il 5 dicembre 1955 viaggiava su un autobus Montgomery, Alabama, occupante, dopo una giornata di lavoro, uno dei posti a sedere, quinta fila a sinistra, spettanti alla “Gente di colore”, nella discriminazione fra bianchi e neri, non cedeva il proprio posto a un bianco rimasto in piedi. Il suo silenzioso inamovibile, reiterato gesto, e l’immediato intervento della polizia che la portava via, per violazione delle norme locali sulla disposizione razziale dei posti sui mezzi pubblici, segnava l’avvio del boicottaggio dell’uso degli autobus da parte della comunità dei neri a Montgomery. Nel 1957, Rosa Parks si trasferiva insieme al marito Raymond, a Detroit nel Michigan, per condividere la missione di John Conyers il rappresentante afroamericano degli Stati Uniti, intanto Rosa e Raymond continuavano il lavoro con la NAACP volto a migliorare la vita degli afroamericani.  Nel 1977, morto il marito Raymond, Rosa Parks fondava il “Rosa and Raymond Parks Institute for Self-Development”, a sostegno di Pathways to Freedom, un annuale programma estivo per adolescenti.

Nel 1996, il Presidente Bill Clinton le assegnava la “Medaglia Presidenziale della Libertà” e nel 1999 riceveva anche la Medaglia d’Oro del Congresso. Rosa Parks moriva nel 2005 all’età di 92 anni ricevendo un onore riservato ai Presidenti degli Stati Uniti: la sua salma, unica donna e seconda persona afroamericana nella storia degli Stati Uniti, veniva esposta in Campidoglio.

Il 18 aprile del 2012 il Presidente Barack Obama, dopo una manifestazione a Dearborn in Michigan, le rendeva omaggio alla sua memoria, sedendo sul famoso “Rosa Parks Bus” in quinta fila a sinistra, occupato dalla resistente Rosa Parks il 5 dicembre 1955.

Rosa veniva condannata per quel reato ad una multa di 10 dollari mentre la protesta, quella storica giornata del 5 dicembre 1955, si concretizzava con l’astensione dall’uso dei mezzi pubblici e la platea di 20.000 utenti neri si ridusse a 12 viaggiatori. Iniziava l’inesorabilmente sconfitta della segregazione razziale in USA. Il 2 luglio del 1964 entrava in vigore la legge federale “Civil Rights Act”. Da allora negli Stati Unii d’America sono illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro nelle strutture pubbliche in generale.

IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali – Brusciano NA-

CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE Antonio Castaldo

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