OGGI 24 dicembre si celebra – Quarta Domenica di Avvento

Nome: Quarta Domenica di Avvento
Ricorrenza: 24 dicembre

Finalmente all’ultima domenica di avvento che coincide con la vigilia di Natale. Sarà un caso quest’anno? Il Vangelo di oggi lo conoscono ormai anche i muri perché ascoltiamo lo stesso brano tutti gli anni. Ma abbiamo mai provato a rifletterci su?

Come ormai sappiamo tutti la festa dell’Immacolata Concezione è una leggenda teologica che è stata poi resa dogma nel 1854 da Pio IX. In un percorso di fede serio questo dogma però decade. La nostra intenzione deve essere sempre quello di crescere nella fede e diventarne adulti sempre di più. Non fatevi fregare da chi vi dice dopo la cresima siete adulti! No ve lo assicuro non è così!

Credo quindi che in quest’occasione sia necessario ricostituire insieme la storia e la fede di Maria. Nella Bibbia non c’è un solo passo che conferma i dogmi sulla Maria. Possiamo considerare questo brano un mito e vi consiglio di leggerlo in greco per chi conosce questa lingua altrimenti di leggere la vera traduzione e non traduzioni non fedeli e inventate per addomesticarvi. L’invenzione di tutto ciò è stata un’operazione ideologica che nasce in un periodo storico particolare in cui le donne cercano di farsi sentire e di rivendicare la libertà. Sarà un caso?

Per molti di voi questo creerà scompiglio, confusione ma state tranquilli che l’eliminazione di questa convinzione, di questo dogma, che fin da bambini vi hanno inculcato non comprometterà di certo il vostro essere cristiani. Cristiani=seguaci del Cristo o meglio ancora conformi a Cristo. Attenzione non a Maria o ai santi! Questo dogma non trova fondamento alcuno nelle Scritture. Perché inventarci cose?

Il vangelo di oggi (Lc 1, 26 – 38) viene usato da tutti gli esegeti per dimostrare che non vi è alcun fondamento di questa dottrina. Nel v. 28 troviamo la parola greca Kecharitomene che è stato tradotto “piena di grazia”, se lo traduciamo fedelmente viene “Sei stata fatta oggetto di grazia – benedizione da Dio”.

Ricostruiamo ora la figura di Maria dopo che abbiamo capito che questo dogma non ha fondamento alcuno.
Sappiamo dai vangeli che sicuramente è Moglie di Giuseppe, é Mamma di Gesù ma soprattutto è una donna reale, immersa nella vita del suo popolo e delle sue tradizioni. Seguiva i suoi usi e costumi proprio come i suoi conterranei.
La sua è una testimonianza di fede che riesce a commuovere il cuore ma noi siamo talmente offuscati da una caterba di dogmi che non riusciamo a capire chi realmente era Maria. Abbiamo sempre pensato a Maria come una divinità, l’abbiamo usata e l’abbiamo elevata a qualcosa di superiore a Dio.

Se leggiamo i brani Lc 1-2 e Mt 1-2 di riesce a capire la missione che Dio ha sempre avuto in mente per Gesù e come mai fu scelta Maria per far nascere il Cristo.

Perché non iniziamo a pensare semplicemente alla famiglia che Maria e Giuseppe hanno costruito? Perche fantastichiamo e non pensiamo invece come farebbero i bambini che sentono per la prima volta della nascira di Gesù che Maria e Giuseppe siano stati i veri genitori del Cristo? Chi ce lo impedisce a pensarlo? Nessuno iniziamo a basarci sulle vere traduzioni e studiare esegesi e teologia seriamente.

Il fulcro di queste pagine non è certamente Maria se ci pensiamo ma quello che Dio, anche attraverso questa donna fanciulla, ha operato in lei e in Gesù.
Capisco che vi sentite sempre più confusi ed è qui che dobbiamo iniziare a capire che troppo spesso le gerarchie ecclesiastiche incoraggiano forme religiose che sfociano alla superstizione e al lucro anziché orientare i credenti a maturare la propria fede.

Riscoprire il vero messaggio non toglie nulla alla nostra fede ma la rende più aderente alla realtà della vita di tutti i giorni. Non abbiate paura apriamo questo Vangelo senza farcelo raccontare, ragioniamo con la nostra testa, ripartiamo dalla Parola di Dio.

Maria è stata una donna del popolo, una donna che ha portato in grembo e concepito Gesù come succede ad ogni madre di questo mondo che partoriscono un figlio. Questa donna essendo umana ha vissuto la sua vita come tutti gli esseri umani e anche lei sicuramente ha avuto difficoltà e fragilità.

Maria come noi ha lottato, ha conosciuto l’egoismo, l’amore, ha avuto anche lei momenti di sconforto davanti alle prove della vita. Ha vissuto come tutte le donne le difficoltà di coppia con il suo compagno/sposo Giuseppe, ha avuto anche lei l’esperienza di diventare madre di un figlio che pensava e parlava solo di amore, di un figlio alternativo. Non è la stessa cosa che i genitori provano quando hanno un figlio? Ha detto si a Dio proprio come i genitori accolgono la nuova vita e dicono “Si finalmente che bello! Eccolo! Grazie a Dio che ce l’ha donato”
Maria, come è grande la tua umanità, come è bella la tua femminilità, come è viva la tua fede!

Di Maria si è voluto fare sempre un simbolo, statue a non finire con infiniti titoli, si è voluta osannare e siamo riusciti con il nostro essere mitomani a separarla dalla sua vera storia e a considerarla persino al di sopra di Dio. Avviciniamoci a lei e alla sua figura e cerchiamo di scoprire che anche lei ha lottato in vita e che anche lei ha vissuto la sua vita con le sue gioie e i suoi dolori.

A questo punto che abbiamo capito che una donna semplice ha detto si a Dio, facciamo come lei, prendiamo esempio da questa testimone e apriamo il nostro cuore ad accogliere Gesù.
Ultima parola chiave? Accogliere semplice no?

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