Oggi giornata delle comunicazioni sociali con il messaggio di Papa Francesco

“Notizie false e giornalismo per la pace”; questo il tema scelto da papa Francesco per la 52ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, che si celebra oggi domenica 13 maggio.  Il messaggio richiama il Vangelo di Giovanni, 8,32: “La verità vi farà liberi”.

Come  operatori dell’informazione siamo invitati a fornire ai lettori un contributo di idee e di azioni, proponendo una riflessione sulle cause, sulle logiche e sulle conseguenze della disinformazione.

Le “fake news” sono le informazioni infondate che contribuiscono a generare e ad alimentare una forte polarizzazione delle opinioni.

Si tratta di una distorsione spesso strumentale dei fatti – si legge nella nota della Sala Stampa vaticana –  con possibili ripercussioni sul piano dei comportamenti individuali e collettivi.  In un contesto in cui le aziende di riferimento del social web e il mondo delle istituzioni e della politica hanno iniziato ad affrontare questo fenomeno, anche la Chiesa vuole offrire un contributo proponendo una riflessione sulle cause, sulle logiche e sulle conseguenze della disinformazione nei media e aiutando alla promozione di un giornalismo professionale, che cerca sempre la verità, e perciò un giornalismo di pace che promuova la comprensione tra le persone.  Un breve commento al messaggio del Pontefice.

Se la libertà di informazione, come attesta la nostra Costituzione, è fondamento di democrazia, ancor più la ricerca della verità e la verifica rigorosa delle fonti dei fatti e della notizia con tenacia, coraggio, intuizione e intelligenza, deve accompagnare l’impegno di persone consapevoli, che devono spendere la loro professionalità al servizio della crescita della società. Questo impegno deve essere ribadito anche per le testate locali, per i servizi giornalistici a servizio dei territori.

Anche da parte nostra intendiamo ribadire ai lettori il nostro sempre maggiore impegno per offrire un giornale utile e al servizio dei lettori. Per noi la comunicazione nelle varie forme deve essere  strumento imprescindibile di miglioramento delle relazioni umane .

Noi crediamo che la nostra professione giornalistica avrà un futuro solo attraverso la riscoperta della sua utilità sociale e della capacità di sollecitare rispettosamente le coscienze dei lettori sui temi della vita quotidiana, delle famiglie, dei minori e della tutela della qualità della vita e dell’ambiente.

I giovani della “generazione digitale” vanno invitati a considerare la comunicazione digitale come strumento di libertà e di miglioramento delle relazioni umane.

In particolare la “nuova comunicazione” che vogliamo mettere in pratica sarà  positivamente orientata verso i  giovani della “generazione digitale” che dispongono del grande potenziale della comunicazione, ma che non devono tralasciare il valore insostituibile delle relazioni umane.

Per noi l’informazione e la comunicazione tecnologicamente più avanzata devono  promuovere atteggiamenti di dialogo solidale nelle nostre città, ispirate sempre e comunque al rispetto tra diverse visioni della vita, religioni, culture, etnìe, opinioni politiche, nella vita familiare, interpersonale,  come in quella pubblica.

Stefano Stefanini  – NewTuscia

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