Piedibus funziona solamente grazie ai volontari mentre a Caserta il comune investe parte dei fondi delle multe in loro favore

SAN NICOLA LA STRADA – Tutte le mattine in Viale Europa (sede della scuola elementare “Nicholas Green”), in Viale Italia (dove ha sede la scuola media “Mazzini”) e nelle immediate vicinanze della scuola Einaudi il traffico è assolutamente caotico. Lunghe file di auto, parcheggio indiscriminato con autovetture a volte lasciate anche con il motore acceso, rendono l’accesso ai predetti plessi scolastici molto problematico oltre all’elevato tasso di inquinamento da CO2 prodotto. L’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) chiama l’inquinamento atmosferico presente nelle Città di tutto il Mondo, “Il Killer silenzioso”. Quanto più diminuiamo le PM10, le polveri sottili, più aiutiamo i bambini a non contrarre malattie respiratorie come asma, polmoniti e altre varie infezioni respiratorie, senza contare quanto queste polveri sottili possano essere oltremodo dannose per il feto nelle donne incinte. L’ideale è per i genitori residenti in una Città come San Nicola la Strada che non è molto estesa (solo 4,5 Kmq.) è quella di accompagnare i loro figlioli a scuola a piedi. Purtroppo, sappiamo molto bene che ciò non sempre è possibile, causa l’impegno lavorativo per entrambi i genitori, ecco allora che anche a San Nicola la Strada ha preso l’avvio nel 2015 il progetto denominato “Piedibus”. Promotori dell’iniziativa sono stati i volontari dell’Associazione “The Angels” con sede in Via Salvatore Quasimodo nr. 53 che hanno ideato il Progetto “Piedibus” per gli alunni della scuola primaria degli Istituti Comprensivi: “E. De Filippo – DD2” e “Capoluogo DD”. Il Piedibus è come un autobus che non viaggia su ruote ma che va a piedi; è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da diversi adulti, un “autista” davanti ed un “controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso già prestabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. Il Piedibus presta servizio tutti i giorni, con qualsiasi tempo, secondo il calendario scolastico. I bambini si fanno trovare alla fermata per loro più comoda indossando una pettorina ad alta visibilità. Se un bambino dovesse ritardare sarà responsabilità dei suoi genitori accompagnarlo a scuola. Anche i bambini che abitano troppo lontano per raggiungere la scuola a piedi possono prendere il Piedibus, basterà che i genitori li portino ad una delle fermate. Con grande ritardo rispetto a San Nicola la Strada, anche la Città di Caserta ha dato inizio al predetto progetto. Purtroppo, mentre i vertici dell’Amministrazione comunale di San Nicola la Strada non hanno, finora, ritenuto di dover provvedere ad aiutare in un qualsiasi modo i volontari, il sindaco di Caserta ha deciso “supportare” materialmente il Piedibus. Il “j’accuse” parte direttamente da un Volontario “orgoglioso” di far parte del Piedibus. Roberto Candela sul suo post di fb ha pubblicato copia dell’articolo di un quotidiano locale che pubblica la notizia che il Comune di Caserta aiuterà materialmente il locale Piedibus e accusa l’Ente di Piazza Municipio. “…..Il Comune di San Nicola da sempre si è disinteressato al Piedibus. Nessun intervento economico a supporto dell’attività. Le pettorine ed i porta zaini vengono acquistati dagli organizzatori. Ad inizio attività fu chiesto di disegnare i percorsi con pitturazione del selciato e apposizione di segnaletica delle singole fermate. Tutto inutile, anzi , assoluto stato di abbandono dei percorsi tracciati per il Piedibus”. Di seguito il testo del post: “Aprire il giornale stamattina e verificare questa notizia rafforza la coscienza dello stato di abbandono nel quale viviamo a San Nicola. Mi riferisco al Piedibus, del quale io sono orgogliosamente uno dei Volontari. Partito da qualche anno, ma completamente fuori da qualsiasi interesse della Amministrazione Comunale, riesce a sostenersi grazie ai sacrifici (anche economici) di Fondatori e Organizzatori, dei Volontari e di alcuni Genitori molto attenti a ciò che sia educativo per i propri figli. Come recita l’articolo giornalistico, il Piedibus riduce notevolmente il traffico (e di conseguenza l’inquinamento) negli orari di entrata ed uscita dalle scuole. Inoltre i bambini possono socializzare con altri coetanei, imparare come comportarsi per strada ma innanzitutto vengono indirizzati verso uno stile di vita sano, meno sedentario e più naturale.  Il Comune di Caserta, a mezzo dell’Assessore Daniela Borrelli, ha inteso supportare materialmente il Piedibus destinando fondi provenienti dalle multe per la messa in sicurezza dei percorsi del Piedibus. E non solo. È prevista la tinteggiatura dei percorsi e degli attraversamenti pedonali nonché la manutenzione dei tratti stradali con eliminazione di ostacoli e buche pericolose. Infine c’è intesa anche di intervenire per l’acquisto di pettorine e carrelli porta zaino. Il Comune di San Nicola da sempre si è disinteressato al Piedibus. Nessun intervento economico a supporto dell’attività. Le pettorine e i porta zaini vengono acquistati dagli organizzatori. Ad inizio attività fu chiesto di disegnare i percorsi con pitturazione del selciato e apposizione di segnaletica delle singole fermate. Tutto inutile, anzi, assoluto stato di abbandono dei percorsi tracciati per il Piedibus. Marciapiedi e strade lastricate di buche, escrementi di animali ovunque, attraversamenti pedonali senza alcuna segnaletica. Uno stato di abbandono totale che, del resto, è ambiente comune sul tutto il territorio cittadino. Insensibilità totale verso una qualità di vita migliore. Non è certo il miglior esempio che diamo ai bambini e ragazzi della nostra cittadina, eppure a poca distanza e nella città che presiede l’intera provincia esiste una mentalità completamente opposta chissà dove sarà la differenza. Domanda che non avrà mai una risposta”. Il Piedibus a San Nicola è nato nell’anno scolastico 2015/16 con due percorsi per le scuole Nicholas Green (elementari) e Mazzini (medie). Successivamente per esigenze cresciute e richieste di altri genitori i percorsi salirono a tre (Scuola Einaudi). I volontari erano circa una sessantina, tutti furono sottoposti ad esame psico-fisico. Quest’anno, il secondo, è stato soppresso il percorso scuola Media per carenza di richieste. Sono però aumentati i percorsi, saliti a sei ed identificati per colore (verde/rosso/giallo etc). Quattro percorsi servono la scuola Green e due la scuola Einaudi con partenze da vari punti della cittadina. Allo stato attuale si contano circa 40 volontari tra accompagnatori e organizzatori ai quali si sono aggregati una trentina (o forse qualcosa in più) di genitori che supportano i volontari. Ogni percorso ha un coordinatore il quale a mezzo di WhatsApp gestisce sostituzioni o assenza di volontari per vari motivi facendo in modo che ogni percorso abbia almeno due accompagnatori. I volontari derivano da Azione Cattolica, Scout, Associazione Angels, liberi cittadini che hanno manifestato interesse, e studenti (maggiorenni) del Liceo Diaz e qualche universitario. Le pettorine e i trolley per gli zaini sono stati forniti dall’associazione Angels. Sono stati stampati e apposti i cartelli delle fermate sui percorsi sempre a spese e cura dell’associazione. Ogni bambino e volontario è munito di un badge di riconoscimento (reso gratuitamente da uno sponsor privato) ed al compimento di ciascun percorso viene redatto un foglio di marcia dove sono segnati i presenti/assenti, foglio che successivamente viene conservato in archivio. La sede fisica in realtà non esiste perchè il comune non ha inteso offrire locali per tale operazione. Non ha mai voluto che si realizzassero le pitturazioni dei percorsi non solo ad opera propria, ma anche se lo si fosse proposto con intervento di terzi, i percorsi sono pietosi. Ad esempio, il percorso via Grotta/Green è lastricata di escrementi canini e le strade sono notevolmente dissestate con pericolo per i bambini. Infine, sempre nello scenario di questa attività, nei gruppi sono ammessi anche bambini portatori di handicap, con il maggior onere dell’organizzazione che in questi percorsi prevede più volontari, non fosse altro che per dedicare uno di essi al bambino meno fortunato che però si sente integrato con i suoi coetanei. Quella del “Piedibus” è una mission, i volontari vorrebbero solamente dall’Amministrazione almeno un minimo di supporto, considerando lo scopo educativo del Piedibus e anche il minor inquinamento acustico ed ambientale dovuto a tanti genitori che non devono prendere l’auto per accompagnare il figlio a scuola con tutto l’onere di traffico, parcheggio e quant’altro.

Nunzio De Pinto

 

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