Presentazione del libro “Il museo vivente delle madri

                                                                                                                       Con la presentazione nella prestigiosa sala Liani a Capua, oggi è ripreso il viaggio di incontri dedicati al volume “Il museo vivente delle madri”, curato da P. Iorio Edito da Rubbettino, alla presenza di un pubblico attento e qualificato. Dopo una lunga fase di stasi dovuta all’emergenza sanitaria, riprende il cammino un volume dedicato al Museo Campano, uno dei monumenti più importanti della Campania Felix. Come ha sottolineato Luigi di Lauro in una sua recensione: “L’autore, scrupoloso e devoto redattore di saggi dedicati anche alla nobilissima città di Capua, dona alle stampe un meraviglioso sunto, che rende ancor più protagonista il museo di Terra di Lavoro. È un ulteriore tassello che va ad aggiungersi all’intensa e proficua attività di rilancio che la Provincia, Ente proprietario del Campano, ha messo in atto già da qualche tempo”. Infatti, il volume non è ad esclusivo interesse delle “Madri di Capua” (una collezione unica al mondo), ma comprende saggi e contributi sulle bellezze e sui tesori contenuti nel Museo Capuano, dando così conferma alla più ampia concezione dell’archeologo Amedeo Maiuri, che definiva il sito “Monumento insigne della civiltà italica”.                                                                                    L’incontro è stato coordinato da Franco Fierro (Presidente della rivista Block Notes). Dopo l’introduzione dell’autore, vi stati autorevoli  intervenuti di coautori di saggi contenuti nel volume, come il prof. Luigi Carrino, di Annamaria Troili e Pompeo Pelagalli (TCI), di Elio Troili, di Daniela De Rosa e Luigi Fusco. Il dibattito è stato animato da altri interventi come quello di Raffaele Raimondo, giornalista, e don Peppino Centore, storico e studioso esimio direttore degli Annales del Museo Campano. Come è stato sottolineato, il sostegno alla redazione del libro è reso ancor più determinante dal contributo e dalla collaborazione di esperti di storia dell’arte e di beni culturali, tra cui: Eva Cantarella, Nadia Barrella, Carlo Rescigno, Luigi Carrino, Fulvio Delle Donne, Florindo Di Monaco e Maria Luisa Nava. Altresì interessanti sono i contributi di altrettanti docenti e rappresentanti dell’associazionismo e del mondo della scuola, tra cui: Daniela Borrelli, l’ex sindaco di Castel Volturno Mario Luise, lo scrittore Vittorio Russo, la presidente di Italia Nostra Maria Rosaria Iacono, Nicola Terracciano, Amalia Galeone, Luigi Fusco, Daniela e Gianluca De Rosa, Mario Cesarano, Pietro di Lorenzo ed Alfredo Fontanella, il presidente di Aislo Stefano Mollica ed il musicista Lello Traisci. Sono tante personalità, che, a vario titolo, hanno dimostrato, concretamente, interesse per lo studio ed il rilancio del Museo Campano, nostro insigne monumento.                                                                                                                                                            A conclusione dell’incontro sono emerse alcune interessanti idee per poter continuare a ripartire con la cultura in una città dalla storia millenaria. In primo luogo è stata accolta la proposta del prof. L. Carrino di tradurre anche in inglese i saggi contenuti nel poter farli conoscere e diffondere in tutto il mondo. Inoltre, il sindaco Luca Branco ha accolto la proposta di chiedere al Presidente della Regione Campania Gennaro Oliviero di ristampare un volume eccezionale “Le madri di Capua. La collezione del Museo Campano” (edito nel 2006 ed oggi introvabile). Il valore dell’opera sta nel fatto che contiene le foto di tutte le Matres matutae (anche di quelle poche che si trovano in altri musei come Amsterdam e Berlino), con una introduzione di Eva Cantarella (Università di Milano). Tale proposta sarà avanzata anche dalla Presidenza del CdA dello stesso museo.

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