
Quirinale, IDD propone Nino Di Matteo, Alternativa lo prende in considerazione ma i voti scarseggiano. Occasione persa
Il nome di Nino Di Matteo viene ripreso da Alternativa e votato da
56 grandi elettori un numero esiguo se si pensa al valore della persona che da
anni vive sotto scorta per il suo impegno nella lotta alla mafia. Un’occasione
persa per i nostri politici per dimostrare che lo Stato è veramente vicino a chi
combatte la criminalità organizzata.
Roma 27 gennaio 2022: Sono giorni caldi
per la politica italiana che in questi giorni deve eleggere il nuovo Presidente
della Repubblica che sarà arbitro della costituzione per i prossimi sette anni.
Le schermaglie tra le opposte fazioni politiche stanno però rallentando
l’elezione del futuro inquilino del Quirinale che, se in altri tempi era cosa
normale ad esempio nel 1971 ci sono volute ventitre votazioni per eleggere
Leone, in un momento come quello che stiamo vivendo in Italia ogni giorno che
passa diventa tempo perso e non fidiamoci di quei politici che gridano allo
scandalo o di chi fa nomi che sembrano autorevoli ( e probabilmente qualcuno lo
è ) ma che già si sa non riceveranno il gradimento di tutti, questa è una
manfrina, la solita, che vede protagonisti i nostri politici che in questo
momento badano più ai sondaggi e alle intenzioni di voto degli italiani che a
decidere chi sarà il prossimo Capo di Stato. Il movimento Italia dei Diritti pur
non essendo rappresentato in parlamento ( per ora ) ha comunque avanzato una
candidatura autorevole e seria che risponde al nome di Antonino Di Matteo noto
magistrato antimafia, e lo ha fatto attraverso due twitter a firma Antonello De
Pierro Presidente del movimento e Carlo Spinelli responsabile per la Politica
Interna. Proprio Carlo Spinelli interviene sull’argomento e ci spiega come nasce
il nome di Di Matteo e perchè la politica italiana lo prenda poco in
considerazione:” Abbiamo optato per la candidatura di Nino Di Matteo in quanto è
un esponente delle istituzioni e soprattutto è riconosciuto al magistrato
palermitano l’impegno alla lotta alla mafia cosa che al nostro movimento sta
molto a cuore anche perchè il nostro Presidente Antonello De Pierro fu vittima
di un’aggressione mafiosa per la quale sta ancora pagandone le conseguenze. Ci
ha fatto molto piacere – continua Spinelli – apprendere che la nostra proposta
avvenuta attraverso due nostri twitter sia stata presa in considerazione da
Alternativa e votata dagli stessi esponenti del movimento insieme ad un gruppo
di fuoriusciti dal movimento Cinque Stelle facenti parte adesso del gruppo
misto, la delusione però è stata vedere che Di Matteo ha ottenuto soltanto 56
voti molti di meno di quanti ne avrebbe meritati; un’occasione persa da parte
dei nostri politici per riconoscere a Di Matteo il suo impegno nella lotta alla
mafia e per dimostrare che la politica italiana vuole veramente debellare questo
cancro che infesta il nostro Paese. Certo mi viene da dire come si poteva
pretendere che attorno al nome di Di Matteo si potevano concentrare un numero
cospicuo di adesioni se il primo nome emerso dal centrodestra quale futuro
Presidente della Repubblica è stato quello di Silvio Berlusconi leader di un
movimento tra i cui fondatori risulta Marcello Dell’Utri condannato per
associazione mafiosa. Lo stesso Di Matteo nella trasmissione tv mezz’ora si era
detto contrario al nome di Berlusconi proprio perché nella faccenda Dell’Utri lo
stesso leader di Forza Italia sarebbe in qualche modo coinvolto. Voglio
ricordare – continua Carlo Spinelli – che Nino Di Matteo è sotto scorta dal 1993
per le sue indagini sulla mafia, che ha indagato sulle stragi mafiose e gli
attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dei quali è degno erede, sugli
omicidi di Rocco Chinnici e Antonino Saetta per i quali, grazie al lavoro del
magistrato palermitano, sono stati condannati all’ergastolo i fratelli Di Matteo
per Chinnici e Totò Riina per Saetta. Noi continueremo a proporre il nome di
Nino Di Matteo quale nuovo inquilino del Quirinale e vediamo se le forze
politiche che ci governano prenderanno in considerazione la nostra proposta
sarebbe un chiaro segnale per la lotta alla criminalità organizzata e – conclude
Spinelli – per l’Italia un Capo di Stato che esula dai partiti e che sarà
veramente un Presidente super partes arbitro neutrale della partita politica che
si disputerà da qui al 2029″.
Ufficio stampa politica interna Italia dei
Diritti
e mail idd.polinterna@gmail.com


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