Recensione del libro “Cucina in rock”

Si intitola “Cucina in rock” il libro recentemente pubblicato dallo chef Antimo Puca. Un libro che unisce due grandi passioni e che, a tempo di musica, esplora la vita e i piatti del pluripremiato chef di Aversa. Un excursus sulla sua carriera dalle origini ai giorni nostri. Tra le onorificenze più importanti ricevute da Puca quella dei “Discepoli di Escoffier” di cui Antimo tiene sempre presente la citazione “La semplicità non esclude la bellezza” riconducendola alla sua cucina. Nel libro lo Chef ripercorre con tono informale ed in prima persona le vicende della sua carriera che si fondono con le sue personali esperienze. Le cucine, gli incontri, i vinili, i concerti, tutto ciò che lo appassiona di più e che riesce a fondere per dar vita a piatti che si contraddistinguono per genuinità e per il ritmo delle note che ne hanno accompagnato il concepimento fino alla realizzazione. Un avvicendarsi di luoghi, persone, episodi, artisti e canzoni che hanno costellato il suo mondo, dall’Istituto Alberghiero di Sorrento all’Expo di Milano e oltre. Un’avventura costellata di tanti episodi, successi, ostacoli ma soprattutto un grande concentrato di realtà e di vita vissuta con le sfumature del rock. La vita e la cucina sono entrambe la fusione di vari stili che si amalgamano e danno vita sempre a nuove creazioni. E per Antimo mentre la passione per la cucina cresceva di pari passo aumentava quella per la musica. “Cucina in rock” racconta la passione per Bob Marley, il primo concerto visto da Antimo a Milano, il 27 giugno del 1980, “con un sacco a pelo e cinquemila lire in tasca” e l’apertura del concerto affidata ad un giovanissimo Pino Daniele. Nei viaggi dello chef sin da allora il fulcro sono stati i mercati, dove assaggiare i piatti tradizionali ed i cibi più esotici, ed i negozi di dischi, alla ricerca dei vinili migliori. Puca racconta i suoi inizi in Germania, il concerto dei Rolling Stones a Napoli nel 1982 e i numerosi concerti che seguirono. La passione per Anthony Bourdain ed il suo particolare e trasgressivo modo di intendere la cucina si unisce a quella per il classico e intramontabile Gualtiero Marchesi. Nel libro vengono riportati piccoli segreti e consigli di cucina. Seguono tredici ricette abbinate a tredici indimenticabili brani del rock, racconto di una vita tra gusto e ritmo. Musica come ispirazione, musica come accompagnamento, musica come esaltazione di sapori e forme, sempre con attenzione alle sonorità e ai colori. Così a “Natty dread” di Bob Marley & The Wailers, del 1974, e alla sfrenata passione per la Jamaica si affiancano le “Linguine alla Black Buona Donna”, ad “Aftermath” dei Rolling Stones, del 1966, è dedicata la “Sinfonia di spigola e patate alla fiamma”, e alla mitica “Napoli Centrale” dei Napoli Centrale del 1975 è abbinata la “Pasta e patate a modo mio”, un piatto tutto da scoprire, ricco di tradizione, passione e innovazione. Antimo dice che nella sua cucina c’è sempre una radio accesa per ascoltare musica proprio perché il collegamento tra queste due arti è per lui inscindibile.

Giuseppe De Girolamo

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *