Regina Elena a Alessandria e Collegno

“Regina Elena” ad Alessandria

24° Pellegrinaggio annuale nella

Festa della Beata Vergine del S. Rosario

Malgrado la pandemia e nel rispetto di tutte le norme sanitarie, domenica 4 ottobre ad Alessandria, nella Cattedrale dei SS. Marco e Pietro, un pellegrinaggio per la XXIV Festa della Beata Vergine del S. Rosario è stato organizzato dalla benemerita Associazione Internazionale Regina Elena Odv, limitato ai dirigenti piemontesi ed ai soci ed amici della provincia del sodalizio presente in città dal 1994, quelli delle province di Cuneo, Novara e Vercelli essendo mobilitati per gli ingenti danni meteorologici del 2 e 3 ottobre. Il Presidente internazionale, S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, era rappresentato dal Delegato internazionale.

Come di consuetudine, alla S. Messa è seguita una preghiera nella Cappella della Beata Vergine del S. Rosario, restaurata dall’Associazione Internazionale Regina Elena, che ha festeggiato il 35° anniversario della proclamazione a propria Patrona della Madonna del Santo Rosario. Dalla Cappella è stata impartita la benedizione finale.

Sono stati ricordati S.E.R. Mons. Fernando Charrier, Vescovo d’Alessandria all’epoca del restauro, richiamato a Dio nella Festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre 2011, il Cappellano don Giuseppe, il Presidente Emerito, Comm. Gen. Ennio Reggiani, i Presidenti Onorari, S.E. il Cavaliere Duca don Giovanni de’Giovanni Greuther di Santaseverina, S.E. il Principe don Paolo Boncompagni Ludovisi, Cav. Gr. Cr. Dr. Francesco Carlo Griccioli della Grigia, Nobile di Firenze e di Siena, S.E. il Conte Ambasciatore Guglielmo Guerrini Maraldi; S.A.R. il Principe Michele di Borbone di Parma; Angioletta Ceralli, fondatrice della delegazione di Novara. Presente il labaro nazionale.

La celebrazione è stata presieduta da Mons. Gianni Toriggia, Vicario episcopale per la vita consacrata ed il clero, Delegato vescovile per il diaconato permanente della diocesi, Arcidiacono e Presidente del Capitolo della Cattedrale SS. Marco e Pietro di Alessandria, che ha ricordato il restauro della Cappella della Beata Vergine del Santo Rosario e della statua di San Giuseppe nella Cappella dei Vescovi, a cura del sodalizio intitolato alla “Regina della Carità”.

Il Rosario non è una pia pratica relegata al passato

Il 3 maggio 2008 il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la recita del Santo Rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore, “il tempio mariano per eccellenza, in cui il popolo della Città venera con grande affetto l’icona di Maria ‘Salus Populi Romani’.

“Nell’esperienza della mia generazione” – ha detto il Pontefice – “le sere di maggio rievocano dolci    ricordi legati agli appuntamenti vespertini per rendere omaggio alla Madonna.

Oggi insieme confermiamo che il santo Rosario non è una pia pratica relegata al passato, come preghiera di altri tempi a cui pensare con nostalgia. Il Rosario sta invece conoscendo quasi una nuova primavera. Nel mondo attuale così dispersivo, questa preghiera aiuta a porre Cristo al centro, come faceva la Vergine, che meditava interiormente tutto ciò che si diceva del suo Figlio, e poi quello che Egli faceva e diceva. Quando si recita il Rosario si rivivono i momenti importanti e significativi della storia della salvezza; si ripercorrono le varie tappe della missione di Cristo. Con Maria si orienta il cuore al mistero di Gesù. Ci aiuti Maria ad accogliere in noi la grazia che promana da questi misteri, affinché attraverso di noi possa ‘irrigare’ la società, a partire dalle relazioni quotidiane, e purificarla da tante forze negative aprendola alla novità di Dio. Il Rosario, quando è pregato in modo autentico, non meccanico e superficiale ma profondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centro di ogni Ave Maria”.

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