
Regina Elena ricorda i caduti a Napoli
Come ogni mese di giugno da 32 anni l’Associazione Internazionale Regina Elena ricorderà i caduti a Napoli, in particolare quelli in via Medina. Da alcuni anni la cerimonia è organizzata con il Circolo partenopeo “Beata Maria Cristina di Savoia” di Tricolore, associazione culturale.
La celebrazione si terrà domenica 13 giugno, alle ore 19, presso la chiesa dell’Incoronatella nella Pietà dei Turchini, in via Medina,
75 anni fa, tra il 6 e l’11 giugno 1946, vennero uccisi Guido Beninato, Ida Cavalieri, Felice Chirico, Gaetano D’Alessandro, Francesco D’Azzo, Vincenzo Di Guida, Mario Fioretti, Ciro Martino, Michele Pappalardo e Carlo Russo. A queste vittime innocenti, a quei giovani che ancora credevano in un ideale e che erano disposti a pagare di persona per sostenerlo, fino al sacrificio estremo, per anni non è stato neppure garantito il diritto alla memoria. Dall’esilio Re Umberto II conferì la Medaglia d’oro alla memoria dei giovani caduti.
L’attuale Capo della Reale Casa di Savoia, S.A.R. il Principe di Napoli Vittorio Emanuele. onorò la memoria dei caduti con uno storico volo sulla città partenopea nel 1966
Il prossimo 13 giugno, in via Medina, saranno ricordati quei giovani che hanno dato la vita per la Patria e per il Re, il loro ideale è sempre vivo: amare la Patria. Dopo la S. Messa sarà deposto un omaggio floreale sotto la targa che ricorda questi giovanni caduti innocenti.
“Le cronache dell’11 giugno 1946 registrano 9 morti, tutti giovanissimi. Ci sono anche ragazzi di 12 e 14 anni. I loro nomi: Guido Beninato Ida Cavalieri, Felice Chirico, Gaetano d’Alessandro, Francesco d’Azzo, Vincenzo Di Guida, Mario Fioretti, Michele Pappalardo, Carlo Russo. I feriti sono una cinquantina. Ma i morti stanno tutti da una parte, quella monarchica. A provocare la strage sono le raffiche di mitragliatrice partite dalle autoblindo della polizia”. Queste righe sono state scritte nel suo libro “La strage di via Medina” dal Dr. Marco Demarco, editorialista del Corriere della Sera, già Direttore dell’Unità e del Corriere del Mezzogiorno e fondatore dell’Osservatorio sulla Camorra e l’Illegalità. Nella lista manca la decima vittima: Ciro Martino.
Nell’interesse della verità storica, sin dal 1990 il sodalizio intitolato alla “Regina della Carità” ha promosso una cerimonia religiosa annuale, nella speranza che serva a garantire, almeno, il diritto alla memoria a chi ha avuto il solo “torto” di sostenere un ideale fino in fondo, in modo determinato e coraggioso ma anche pacifico. Tutti giovani che agirono non per interesse personale o per opportunità di partito, ma per fede e per quel senso naturale e sacro di giustizia che, spesso, è proprio il popolo ad esprimere.
A quelle vittime innocenti, a quei giovani che credevano in un ideale e che erano disposti a pagare di persona per sostenerlo, fino al sacrificio estremo, per anni non è stato neppure garantito il diritto alla memoria. Poco o nulla si sa di loro ma grazie all’azione promossa da 32 anni dall’Associazione Internazionale Regina Elena, una targa li ricorda da oltre un decennio nella chiesa di S. Giuseppe. Il sodalizio avrà anche un pensiero commosso per i suoi amici che sono stati richiamati a Dio, in particolare S.E. il Duca don Giovanni de’ Giovanni Greuther di Santaseverina, la consorte Marica e le loro figlie Maria Adelaide e Maria, l’Avv. Luca Carrano, la Dott. Ada Miale, l’Uff. Giuseppe Balzano, l’Ing. Giuseppe Fabozzi.

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