Ridere fa buon sangue e tiene lontane le malattie, una ricerca dice che chi pensa positivo si allunga la vita

SAN NICOLA LA STRADA – L’ottimismo fa bene alla salute e non a caso sono molti gli studi in materia che tracciano le possibilità offerte dall’ottimismo come il sale della vita, come l’antidoto alle difficoltà. Esperti e studiosi di tutto il mondo sono arrivati alla conclusione che il vecchio detto “una mela al giorno toglie il medico di torno” sia incompleta: per limitare al massimo ogni rischio ci vogliono anche almeno 10 minuti di risata quotidiana. La risata non costa nulla, è gratuita, non esiste altro farmaco che faccia così bene anche alle nostre tasche. Pensate che esiste una vera e propria scienza, la gelotologia, che studia la risata e le emozioni positive in funzione di prevenzione, riabilitazione e formazione. Il suo fine ultimo è quello di migliorare la qualità della vita, diminuire ansia, stress e dolore. Una risata di cuore smorza la tensione e allenta l’ansia. Infatti, mentre ridiamo il nostro corpo viene indotto a rilasciare alti livelli delle nostre “droghe naturali”: le endorfine prodotte (betaendorfine) combattono la debolezza fisica e mentale e alleviano lo stress e le tensioni accumulate nel nostro organismo riducendo anche l’insonnia, mentre le encefaline rinforzano il nostro sistema immunitario (lo stress aumenta le probabilità di ammalarsi). I rischi di morte per qualsiasi causa risultano inferiori del 30% tra le persone che “pensano positivo”, anche di fronte alle difficoltà, rispetto a chi è più propenso a vedere nero. L’ultimo studio in materia, pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, realizzato dalla Harvard University su un campione di 70.000 infermiere, identifica per la prima volta anche i diversi rischi di mortalità a seconda delle malattie. Le più ottimiste hanno una probabilità di morire per infezioni più bassa del 52% rispetto alle pessimiste, ma anche un rischio inferiore di morte per ictus (-39%), infarto o malattie polmonari (-38%). I risultati di questo rapporto sono stati eclatanti. Addirittura le stesse medicine agiscono con maggiore incisività in quei pazienti che si affidano ad esse con la speranza di sconfiggere le malattie, proprio perchè l’ottimismo dà quella marcia in più.

Nunzio De Pinto

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