Ripartire con la cultura

Newsletter N 7 – 18 giugno 2020

Editoriale

Ripartire con la cultura

In questa fase di ripresa dall’emergenza sanitaria e dal cosiddetto “distanziamento sociale” (una orribile espressione), la nascita dell’Associazione Agorà – a cui aderiscono personalità con svariate competenze e professionalità – rappresenta un segnale importante per promuovere occasioni di “cittadinanza attiva e responsabile, per favorire percorsi di partecipazione alla vita politica e alla valorizzazione dei beni comuni.

Come rete delle Piazze del Sapere seguiremo con vivo interesse questo nuovo progetto per il futuro di Terra di Lavoro. A tal fine condividiamo in buona parte il “manifesto programmatico”, che è stato proposto da Agorà, che individua 7 contenuti ed obiettivi per un riscatto civile e socioeconomico delle nostre comunità.

A nostro parere permane un punto di criticità che vogliamo far rilevare ai promotori dell’iniziativa: vanno precisati e rafforzati alcuni temi per noi fondamentali per ogni forma di cittadinanza democratica e consapevole. Per questo ci permettiamo di indicare un capitolo aggiuntivo al programma, con il titolo “Ripartire con la cultura”, che per noi è stata una parola d’ordine alla base di un decennio di attività e di iniziative che continueremo a sviluppare. In questo modo potremo insieme diffondere il sapere e la conoscenza come fattori di coesione sociale, di un apprendimento permanente e creativo (Educazione degli adulti), come ci ha insegnato il pedagogista Bruno Schettini– da poco scomparso.

Su questo filone si possono avviare in modo concreto (come è avvenuto a Torino con il prestigioso Museo Egizio) dei veri e propri patti tra pubblico e privato per la gestione condivisa dei beni culturali (alcuni anche di prestigio che allo stato rimangono in condizioni di degrado e di abbandono il alcune città). Un ruolo determinante spetta alle scuole, all’università e alla ricerca per produrre innovazione e sviluppo,locale, per formare nuove ed adeguate competenze, anche in collaborazione e sinergia con le associazioni del terzo settore. Grazie anche all’uso delle nuove opportunità offerte dalle agenzie per la finanza etica e per il microcredito (come Banca Etica e Finetica), come forme di ascolto e di aiuto nei confronti delle persone e delle famiglie in difficoltà (anche per i contraccolpi dell’epidemia), che corrono il rischio di finire in mano all’usura o altre forme di economia criminale.

A tal fine ci sembra interessante anche un’altra iniziativa lanciata a livello nazionale e regionale con l”università dell’eguaglianza”, con cui si può aprile un dialogo e confronto con le nostre reti a livello territoriale.

Pasquale Iorio

Le Piazze del Sapere                                                  Caserta, 3 giugno 2020

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