SANTA MARIA LA FOSSA: INAUGURATA LA RISTRUTTURATA SCUOLA “G.FALCONE”

Con tripudio di autorità, docenti, scolari e cittadini, siglato dall’Orchestra Martucci. Dopo la grande festa, l’annuale conferenza-stampa dell’Amministrazione Papa

SANTA MARIA LA FOSSA (Raffaele Raimondo) – E la nave va! Anzi il Comune di Santa Maria la Fossa, «ammiraglia» del Basso Volturno, va! Il 19 gennaio resterà nel ricordo di moltissimi come una giornata di festa grande. E’ stata infatti inaugurata la ristrutturata scuola primaria statale che porta il nome del martire Giovanni Falcone. E che ora, conclusi i lavori che l’hanno resa più funzionale e bella, ha riaperto i battenti a genitori, insegnanti ed alunni felici di abitare il rinnovato ambiente di apprendimento. Uno slogan emblematico – “LA CULTURA E’ SFIDA IRRINUNCIABILE PER SOSTENERE OGNI PROCESSO DI SVILUPPO” – a siglare la manifestazione che si è protratta quasi per l’intera mattinata, peraltro allietata dall’orchestra Martucci che è una delle invenzioni artistiche più coinvolgenti dell’Istituto liceale “Garofano” di Capua guidato dal solerte dirigente Giovanni Di Cicco.

Recite e canti di classi presentate, con amore sincero e consueta maestria, dal docente Federico Parente. Discorsi celebrativi dal tavolo della presidenza, intorno al quale sedevano l’arcivescovo Visco e il consigliere regionale Gennaro Oliviero: elegante e propositivo l’intervento della dirigente scolastica Roberta Di Iorio; tenace e a tratti vibrante quello del sindaco Antonio Papa che ha ringraziato quanti hanno sostenuto la realizzazione dell’opera, fortemente bacchettando tuttavia coloro che in qualche modo l’hanno paradossalmente ostacolata. Tutti (autorità locali, provinciali e regionali, docenti, alunni, cittadine e cittadini orgogliosi…) hanno ascoltato tutto, assaporando emozioni che le scommesse culturali vere sanno diffondere. E poi il trasferimento dalla gremita palestra all’esterno, davanti all’austera facciata dell’edificio la cui costruzione risale al 1939: là tanti palloncini verdi, bianchi e rossi in alto sospesi dai bambini che tenevano ben stretti i fili sottili fra le mani; il taglio del nastro a cura del primo cittadino dell’«ammiraglia», la sobria benedizione dell’arcivescovo che ha invitato la folla a recitare il Padre Nostro; il giocondo lancio dei tricolori ovali nel cielo ed infine spumante per gaudiosi brindisi a felice codicillo del buffet cui poco prima erano stati tutti invitati.

Così s’è verificato lo slittamento di circa un’ora per la tradizionale ed illuminante conferenza-stampa che la Giunta Papa ha puntualmente convocato sin dal primo anno, in segno di trasparenza e di democratica informazione mediata alla cittadinanza. Nell’aula consiliare, accanto al sindaco, l’assessore Salvatore Luiso e i consiglieri Michele De Domenico e Carolina Galeone. Ai cronisti presenti hanno spiegato, con dovizia di particolari, le più importanti realizzazioni del 2018, nei vari comparti, e quanto intendono mettere a segno nei pochi mesi che restano del secondo mandato. Fra gli obiettivi raggiunti il 67% di raccolta differenziata, ancora lavori pubblici di notevole valore, ottimo livello di utilizzazione dei beni confiscati (ad esempio, l’assegnazione a 21 aziende agricole del posto dei lotti del vasto terreno pari a 220 ettari della ricca Balzana d’un tempo), costruzione (ancora in atto) di una nuova ala del cimitero, risparmio energetico grazie al montaggio di lampadine led agl’impianti di pubblica illuminazione, politiche socioculturali attente all’infanzia e agli extracomunitari. Certo, rimane ancora tanto da fare, ma l’Amministrazione-Papa resta convinta di potersi presentare con le carte in regola al giudizio degli elettori, nella prossima primavera.                                                                                                                                                                                                       

 

 

 

                   

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