Scandalo alla soprintendenza archeologica, Massimo Golino chiede il controllo di tutte le concessioni rilasciate

«Quello che è successo alla soprintendenza archeologica è la fotografia lampante del degrado morale e culturale che c’è in molti livelli delle istituzioni e che penalizza lo sviluppo di questa provincia». Netto il commento dell’avvocato Massimo Golino, candidato alla Regione con Vincenzo De Luca sullo scandalo che ha travolto la soprintendenza archeologica. «Sapere che il rilascio di concessioni per aree vincolate sia stato determinato dal pagamento o meno di tangenti lascia pensare sui rischi seri che le nostre bellezze artistiche hanno corso in questi anni – ha sottolineato Golino – chiedo per questo che vengano analizzate tutte le concessioni per capire sino a dove la corruzione del sistema si è spinta e per valutare i possibili danni che sono stati arrecati al nostro patrimonio». Golino sottolinea come l’area archeologica di Santa Maria Capua Vetere debba diventare un punto di forza dell’economia provinciale. «E’ necessario creare dei percorsi culturali che possano attrarre turisti un po’ da tutte le parti – ha spiegato l’avvocato – l’ottimo stato di conservazione di buona parte dei reparti, infatti, fa dell’area di Santa Maria Capua Vetere tra le più interessanti al mondo sul piano storico archeologico. Con il governatore De Luca immagineremo di mettere a regime per il nostro territorio tutto questo nell’ottica finalmente della crescita collettiva di Terra di Lavoro».

Caserta, 19 marzo

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