«Seduto in quel caffè io non pensavo a te»: 29 settembre di Lucio Battisti compie 50 anni

Mezzo secolo per la canzone di Battisti e Mogol (e poi interpretata anche dall’Equipe 84) che ha fatto la storia della musica. Ed esce «Masters», una raccolta che contiene 60 brani rimasterizzati dopo un lavoro di pulizia e ricamo tecnologico dei nastri originali di Battisti

Il «29 settembre» è una data simbolo nella storia della musica italiana. Così nel giorno in cui la prima hit di Lucio Battisti compie 50 anni, esce «Masters», una raccolta che contiene 60 brani rimasterizzati dopo un lavoro di pulizia e ricamo tecnologico dei nastri originali di Battisti. Un suono pulito, restaurato e pubblicato nella miglior definizione possibile in un cofanetto formato cd e vinile. Modernizzare Battisti è un’operazione che dividerà i fan. I fedeli al Lucio compositore, quelli che si sono innamorati dei suoi pezzi nudi e crudi come erano stati partoriti, forse non saranno d’accordo. Gli altri potranno scoprire dettagli di quello che per tutti i vecchi colleghi e compagni di viaggio era un musicista rivoluzionario. Un costruttore di arrangiamenti all’avanguardia per l’epoca.

«Una spugna di sonorità che traduceva linguaggi» dice Franz Di Cioccio. «Un grande ladro delle belle cose altrui che gli piacevano» aggiunge Alberto Radius. Probabilmente la raccolta non piacerà a Grazia Letizia Veronese, la vedova Battisti che non ha ancora sentito «Masters» ma in questi anni ha alzato un muro davanti a ogni progetto artistico legato al marito. Tanto da essere ancora in causa con la sua società Acqua Azzurra, che detiene parte dei diritti editoriali del repertorio d’oro di Battisti, con Mogol, che avrebbe voluto liberalizzare l’uso delle canzoni per download, streaming, pubblicità e colonne sonore di film.

Una battaglia infinita che in primo grado ha premiato (parzialmente) la richiesta dell’ autore con un risarcimento. In attesa della sentenza d’ appello che dovrebbe arrivare a breve. Ma in questo caso Sony Music, che detiene i diritti dei master delle canzoni sul catalogo ha carta bianca (la vedova Battisti ne guadagnerà i diritti d’autore) e ha scelto di procedere a questa operazione che nelle intenzioni vuole essere meno nostalgica e più celebrativa dell’aspetto musicale più sottovalutato di Battisti, quello di produttore innovativo da studio di registrazione. Ha scavato negli archivi, in Germania, e ha servito la prima raccolta. Nei prossimi due anni, alla media di uno ogni tre mesi, arriveranno tutti gli album restaurati. E anche se quando cade la neve non fa rumore, la tecnologia consentirà di cogliere altre forme di emozioni.

 https://www.youtube.com/watch?v=adL5UjwDTHQ

 

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *