Sisifo felice all’Istituto Italiano Studi Filosofici – 8 giugno

ALL’ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI, UN INCONTRO ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE MAESTRI DI STRADA ONLUS

VENERDI’ 8 GIUGNO, ALLE 17.30, FIORINDA LI VIGNI (IISF), ATTILIO SCARPELLINI (RADIO RAI) E CESARE MORENO (MAESTRI DI STRADA) RACCONTERANNO LA PERIFERIA CON SISIFO FELICE

Napoli – L’apertura dell’anno scolastico che sta per chiudersi ha avuto, nella periferia est di Napoli, come protagonista il masso di Sisifo, realizzato da Maestri di strada, in collaborazione con l’associazione romana Ati Suffix e le scuole del territorio: un’azione ludico-performativa che il 28 settembre scorso ha attraversato i quartieri di Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, una festosa sfilata comunitaria dal Parco Troisi al plesso lotto G della scuola Marino con “A Preta ca’ Cammina” la pietra che cammina”.

Venerdì 8 giugno, alle 17.30, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Maestri di Strada insieme alla direttrice dell’Istituto, Fiorinda Li Vigni, e il saggista e autore radiofonico, Attilio Scarpellini faranno un omaggio a Sisifo “Raccontare la periferia con Sisifo felice”. Il programma prevede la proiezione video “Sisifo felice: a preta ca cammina”, realizzato da Maestri di Strada, Ati Suffix e Zap!, e la lettura scenica del testo “Sisifo Felice”, a cura del Laboratorio Territoriale delle Arti di Maestri di Strada.

A partire dai primi giorni di settembre, gli educatori di Maestri di Strada hanno raccontato ai ragazzi incontrati nelle scuole, la storia di Sisifo e costruito il grande sasso. I giovani sono stati invitati a riflettere su se stessi e sui loro pesi più grandi, su come raffigurarli e trascinarli insieme per le strade. Si sono confrontati sulla possibile componente salvifica dell’assurdo di Sisifo, passando dal fardello al sogno. “Ci siamo ispirati al mito di Sisifo nella interpretazione che ne diede Camus in un saggio del 1942, quando il nazismo era ancora padrone dell’Europa. Un testo in cui sosteneva, tra l’altro, che Sisifo, ai piedi della montagna fosse felice di tornare a spingere il suo masso. Ci è parso che quel mito potesse servire per il nostro progetto educativo. Abbiamo incontrato gli artisti di ATI-SUFFIX e con loro abbiamo pensato di costruire il masso di Sisifo: “A preta ca’ cammina” che evocasse i fardelli personali e collettivi che ognuno porta con sé su per la montagna, ricominciando sempre daccapo”, spiega Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada. L’esperienza della preta ca’ cammina è stata raccontata in questi mesi dagli educatori di Maestri di Strada in numerosi incontri nelle scuole, in convegni nazionali, al FuoriSalone di Milano lo scorso aprile. “Occorrono genitori, insegnanti educatori resistenti, in grado di rinnovare ogni giorno tra loro e con gli altri la solidarietà umana, la comprensione delle difficoltà, la condivisione amorosa della cura nei confronti dei giovani”, conclude Cesare Moreno.

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