Sofya Tumanyan dal “Città di Airola” al palco del San Carlo

La mezzosoprano armena ricoprirà il ruolo di Glasa nel “Kát’a Kabanová” in programma a dicembre nel massimo teatro partenopeo

 

Un sogno che si tramuta in realtà. La mezzosoprano armena, Sofya Tumanyan, vincitrice della sezione “Canto Lirico” – Premio “Angelo Affinita” della decima edizione del Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Città di Airola”, ricoprirà il ruolo di Glasa nell’opera  Kát’a Kabanová in programma dal 15 al 20 dicembre presso il Teatro di San Carlo di Napoli.

La partecipazione dell’artista all’opera rientra nella partnership tra il Concorso Internazionale sannita, fondato e diretto dal M° Anna Izzo e organizzato dall’Accademia Musicale “Mille e una Nota” di Airola, e il Teatro di San Carlo di Napoli – tra le più antiche e prestigiose istituzioni musicali in Italia e nel mondo – per la valorizzazione dei giovani più talentuosi della competizione.

Sofia Tumanyan, classe 1988, ha compiuto i primi studi a Jerevan, dove si è laureata in Pianoforte e in Canto Lirico al Conservatorio Statale e ha studiato con il M° Gegham Grigorian. Dal 2016 si perfeziona sotto la guida del M° Antonio Lemme. Dal 2010 inizia ad esibirsi regolarmente all’estero, presentandosi come solista nell’ensemble di musica antica Sciarakan in Slovenia e Austria, collaborando con il direttore d’orchestra Daniel Jerazhisht ed esibendosi nel concerto Commemorativo Primaverile al museo di Leighton House a Londra.

Tra le sue interpretazioni, si ricordano il ruolo di Azucena ne Il trovatore di Giuseppe Verdi (2015) e quello di Adalgisa nella Norma di Bellini (2016), entrambe con la direzione di Gianluca Marcianò, e il ruolo di Marè nell’opera Sassunzi David di Haro Stepanyaned, diretta da Suren Shahidjanyan (2017). Sempre nel 2017 Sofia Tumanyan ha ottenuto un Premio Speciale al Concorso Internazionale di Canto Lirico “Aram Khachaturyan”. Nel 2018 si è esibita in vari concerti come solista con l’Orchestra Sinfonica da Camera della Croazia a Zagabria, Salisburgo e Vienna. A maggio 2018, infine, si aggiudica il primo premio nella sezione Canto Lirico del “Città di Airola”, dove si è conquistata il favore di una giuria di alto profilo, presieduta dal M° Francesco Andolfi, segretario artistico del San Carlo, e composta dal M° Gianni Tangucci, direttore artistico dell’Accademia Maggio Musicale Fiorentino, dal M° Stefano Ranzani, direttore d’orchestra, dal M° Mariagrazia Schiavo, tra i soprani italiani di riferimento del repertorio belcantistico e barocco, e dal M° Anna Izzo. La Tumanyan ha sbaragliato una concorrenza di circa trenta cantanti lirici, provenienti dall’Italia e da Corea del Sud, Cina, Hong Kong e Spagna. Il successo le è valso la possibilità di collaborazione con il Teatro di San Carlo, concretizzatasi con il ruolo di Glasa nel  Kát’a Kabanová, diretta da Juraj Valčuha. Opera in tre atti su libretto di Leoš Janáček e Vincenc Cervinka, dal dramma Grosa (Il temporale) di Aleksandr Ostrovskij, il  Kát’a Kabanová è stato rappresentato per la prima volta a Brno nel novembre 1921 e sarà in programma dal 15 al 20 dicembre a Napoli. Si tratta di un’importante e rara occasione per ammirarne la messa in scena in Italia, dove l’opera non è stata frequentemente allestita.

La partecipazione di Sofya Tumanyan ad un’opera allestita dal Teatro di San Carlo conferma la credibilità del ‘Città di Airola’ in uno scenario nazionale. Ci tengo a ringraziare il San Carlo per l’apertura e la disponibilità a premiare i cantanti lirici, che si sono maggiormente distinti nel Concorso Internazionale. È un altro tassello del nostro percorso di internazionalizzazione, attraverso il quale, contando su qualificate partnership, intendiamo valorizzare i giovani talenti della competizione che mi onoro di dirigere”, commenta il M° Izzo.

Grande soddisfazione esprime anche il primo cittadino di Airola, Michele Napoletano: “Sono felice che il nome della città di Airola sia affiancato ad un’istituzione tanto valida come il San Carlo di Napoli: è la testimonianza della bontà del lavoro svolto dal Concorso negli anni. Inoltre la presenza di artisti provenienti dall’estero favorisce un interscambio culturale che è un fattore di crescita essenziale per la nostra comunità. Investire nella cultura musicale vuol dire investire in un paese migliore: è per questo che continueremo a sostenere convintamente l’Associazione ‘Mille e una Nota’ e il M° Izzo in questo percorso”.

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