Sul Coronavirus, dal Post

A oggi sono stati segnalati 203.591 casi positivi in Italia.
Sono le 18 e 31.Da un paio di giorni alcuni commentatori, politici e giornali sostengono che in Germania l’attenuazione delle restrizioni abbia portato a una nuova accelerazione dell’epidemia da coronavirus, e che quindi il governo italiano abbia fatto bene a mantenere grandi prudenze sulla cosiddetta “fase 2”. Ma in Germania le cose stanno davvero andando così male? Siamo andati a controllare.Dopo avere assunto con una discreta tempestività restrizioni ai movimenti e all’apertura degli esercizi commerciali, il 20 aprile il governo tedesco ha autorizzato la riapertura dei negozi con spazi fino a 800 metri quadrati, dotati di un piano per garantire misure igieniche e distanziamento fisico. Negli ultimi giorni, inoltre, alcuni studenti sono già tornati a scuola e la prossima settimana dovrebbero riaprire i parrucchieri, mentre sarà mantenuto un divieto per gli eventi pubblici di grandi dimensioni e cerimonie religiose almeno fino al 31 agosto.

La Germania sta quindi attenuando sensibilmente le restrizioni, ma a guardare i dati forniti del Robert Koch Institut (RKI, si occupa del controllo e della prevenzione delle malattie) non ci sono state particolari oscillazioni del numero di riproduzione di base (R0). Prima di vedere i dati, un rapidissimo ripasso: R0 indica quanti nuovi contagi causa in media una persona infetta, in una popolazione totalmente suscettibile a un virus, come avviene all’inizio di una malattia infettiva. Se R0 è inferiore a 1, significa che ogni infetto contagia in media meno di una persona e che quindi la diffusione dell’epidemia tende a rallentare.

All’inizio di marzo in Germania R0 era pari a 3, poi anche grazie al distanziamento fisico è diminuito stabilizzandosi intorno a 1 dal 22 marzo. È poi andato incontro a qualche oscillazione all’inizio di aprile, a metà mese era a 0,9 poi a 1 il 27 aprile e infine ieri nuovamente a 0,9. Il dato di ieri è lo stesso del 18 aprile, per esempio, tre giorni prima di quando si decidesse di attenuare le restrizioni.

Il calcolo di R0 è inoltre complicato e comporta una certa approssimazione, per questo gli epidemiologi lo accompagnano da un intervallo “di confidenza”, che di solito nei bollettini dell’RKI va da uno o due decimi in più a uno o due decimi in meno. Dire che R0 è 0,9 implica per quella stima che ci sia il 95 per cento di fiducia che quel valore stia tra 0,7 e 1. È anche per questo motivo che nei bollettini sono indicate le oscillazioni più evidenti e si invita a una valutazione nel tempo del dato, e non a un valore giornaliero che da solo dice molto poco.

Come hanno spiegato diversi osservatori valutando i dati dell’RKI, non ci sono elementi per sostenere che le cose in Germania stiano peggiorando, sicuramente non con i toni drammatici e drastici usati in alcuni articoli e da alcuni esponenti politici in Italia. Il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha per esempio sostenuto che la Germania ha “segnalato che R0 che era 0,7 è risalito a 1”, trascurando che il dato di 0,7 fosse stato riportato per due soli giorni – a metà aprile con un intervallo di confidenza del 95 per cento tra 0,6 e 0,8 per cento – e che lo 0,9 di ieri fosse a sua volta con un intervallo di confidenza tra 0,7 e 1.

R0 non è inoltre l’unico parametro da tenere in considerazione per stabilire le politiche sull’attenuazione delle restrizioni. La Germania ha eseguito da subito un gran numero di test cercando di identificare i casi positivi e tracciare i loro contatti, e ha a disposizione un alto numero di posti letto in terapia intensiva. Questi e altri fattori hanno determinato la scelta di attenuare alcune misure con maggiore incisività, rispetto ad altri paesi come il nostro nel quale alcune scelte strategiche sono state meno tempestive.

BERLIN, GERMANY – FEBRUARY 26: German Chancellor Angela Merkel looks through a microscope at brain organoids from stem cells at the new Berlin Institute for Medical Systems Biology of the Max-Delbrück Center for Molecular Medicine on February 26, 2019 in Berlin, Germany. The new center, located in the center of Berlin, brings together researchers from all over the world to advance the science of personalized medicine. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

In Italia, intanto
Oggi la Protezione Civile ha comunicato che dall’inizio dell’epidemia in Italia sono stati rilevati 203.591 casi positivi, 2.086 in più di ieri, quando era stato segnalato un aumento di 2.091 rispetto al giorno precedente. I morti totali sono 27.682, quindi 323 in più di ieri. In terapia intensiva ci sono 1.795 persone, 68 in meno rispetto a ieri.

Maturità
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha anticipato i contenuti dell’ordinanza che nei prossimi giorni indicherà le regole per il prossimo esame di Maturità. L’esame sarà solo orale con una commissione interna e avrà inizio il 17 giugno: durante il colloquio gli studenti proporranno uno spunto da cui avviare l’esame, ma non dovranno presentare una tesina. La ripartizione dei crediti tra quelli accumulati durante gli ultimi tre anni scolastici e la prova orale sarà invertita: i crediti che gli studenti otterranno come valutazione del loro percorso scolastico potranno essere fino a 60 (e non 40 come è di solito), mentre quelli assegnati per l’esame potranno essere fino a 40 (e non 60).

Bambini
Da alcune settimane, ospedali nel Regno Unito, in Italia, Spagna, negli Stati Uniti e in altri paesi hanno segnalato un aumento anomalo di ricoveri per bambini con sindromi infiammatorie piuttosto rare a carico dei vasi sanguigni (vasculiti), che in alcuni casi potrebbero essere legate alla COVID-19. Il sistema sanitario britannico (NHS) ha diffuso una nota ai medici per invitarli a non sottovalutare sintomi nei bambini che potrebbero indicare queste sindromi, e altrettanto hanno fatto istituzioni e organizzazioni in altri paesi, come la Società italiana di pediatria in Italia. La maggiore attenzione è richiesta proprio per raccogliere più informazioni, perché al momento non ci sono dati a sufficienza per indicare con certezza un legame tra il coronavirus e queste sindromi infiammatorie.Microgeografico
La parola del giorno è “microgeografico”, l’ha usata Vittorio Colao – capo del gruppo di lavoro per gestire la ripartenza del settore manifatturiero e di quello edilizio nella cosiddetta “fase 2” – per definire i criteri da applicare per il controllo dell’epidemia a livello locale, evitando chiusure generalizzate: “Occorre intervenire il più in fretta possibile, nella zona più piccola possibile. Abbiamo indicato al governo un processo. L’importante è che le misure siano tempestive; nella speranza che non siano necessarie”.Le foto delle strade piene di persone non dicono sempre la verità ?

Morti
Secondo una stima del Financial Times, le morti causate dal coronavirus nel mondo potrebbero essere circa il 60 per cento in più di quelle registrate ufficialmente. Come ormai saprete, il sospetto che molti morti per COVID-19 non siano compresi nei conteggi ufficiali è condiviso dagli esperti già da tempo. Per calcolare la differenza tra le morti registrate e le morti effettive per coronavirus, il Financial Times ha confrontato il numero dei morti per tutte le cause tra marzo e aprile di quest’anno con la media dei morti negli stessi mesi degli anni precedenti (dal 2015 al 2019). La differenza tra i morti di quest’anno e quelli degli anni scorsi per i paesi presi in esame dovrebbe essere complessivamente di circa 77 mila ― i morti ufficiali per coronavirus ― e invece è risultata di circa 122mila.

Con tutto questo lavoro da casa prima o poi doveva succedere: un giornalista in diretta in mutande ?

Bici
Complici le restrizioni sugli spostamenti, da qualche tempo muoversi in bicicletta nelle grandi città è diventato piuttosto sicuro: circolano pochissime automobili, e le strade più trafficate sono vuote anche nelle ore di punta. Una volta attenuate le restrizioni, è probabile che molte persone usino meno i mezzi pubblici e ripieghino sugli spostamenti in automobile: le città più grandi potrebbero diventare ancora più trafficate di prima. Milano, una delle città più inquinate dell’Europa occidentale nonché una delle più interessate dal coronavirus, sta lavorando a un piano. Entro settembre realizzerà 23 chilometri di nuovi percorsi ciclabili, e altri 12 entro la fine del 2020; metà dei progetti riguardano strade che partono dalla periferia e arrivano a ridosso dal centro, e almeno in due casi avranno l’ambizioso obiettivo di offrire un’alternativa ai mezzi pubblici.

Barcellona, Spagna (AP Photo/Emilio Morenatti)

Fase uno, dos, tres, cuatro
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha presentato il suo “piano per la transizione verso una nuova normalità”, approvato dal governo per eliminare le restrizioni imposte a causa della pandemia da coronavirus. Il piano prevede quattro fasi e un tempo limite: otto settimane – quindi da ora fino a fine giugno – entro le quali completare tutte le aperture anche se in modo graduale, con date variabili a seconda delle zone del paese e dell’evolversi delle situazioni locali. «La riduzione delle restrizioni sarà graduale, asimmetrica e coordinata», ha detto Sánchez. Qui la spieghiamo per bene.

E come sarà la “fase 2” in Francia.

Ormoni
Due ospedali degli Stati Uniti hanno avviato test clinici contro la COVID-19: trattare i pazienti di sesso maschile con ormoni femminili per aiutarli a contrastare il coronavirus. Nei casi più seri, infatti, la malattia ha esiti gravi e può causare la morte soprattutto tra gli uomini. Le cause di questa differenza non sono ancora completamente chiare, ma i medici di un ospedale di New York e di uno di Los Angeles vogliono capire se gli ormoni abbiano un ruolo e in quale misura. Seppur condotti su un numero limitato di pazienti, i due test clinici potrebbero fornire nuovi spunti ed elementi per comprendere meglio le infezioni causate dal virus.

Noi ci sentiamo domani, qualsiasi fase sia. Ciao!

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