Sul Coronavirus, dal Post

Oggi iniziamo in modo diverso dal solito e parlando di questa newsletter, per una rapida comunicazione di servizio.

Dalla prossima settimana smetteremo di scrivervi ogni giorno: ci troverete nella posta in arrivo il martedì e il giovedì, all’orario di sempre. Dopo 130 giorni di aggiornamenti costanti, abbiamo pensato che fosse saggio e opportuno rallentare un poco, sia perché gli aggiornamenti e le cose che succedono intorno alla pandemia sono diventati più rarefatti, sia perché abbiamo fatto nostri i consigli dei tanti di voi che suggerivano un ripensamento della cadenza della newsletter, per adattarla meglio a questa nuova fase in cui comprensibilmente ognuno cerca e desidera un po’ di normalità. 

Ogni martedì e giovedì continueremo a raccontarvi le cose più importanti e da sapere sulla pandemia, proponendovi come sempre notizie, approfondimenti scientifici e spunti per comprendere meglio un periodo delle nostre esistenze decisamente diverso da tutti gli altri. Proseguiremo con due aggiornamenti settimanali per tutto luglio, ma senza escludere la possibilità di newsletter speciali e di aggiornamento nel caso di grandi e notevoli imprevisti.

Insomma, continueremo a farci compagnia come prima e a provare a capire ogni volta qualcosa di più, insieme: il martedì e il giovedì. E grazie, dal primo giorno. A oggi sono stati segnalati 241.184 casi positivi in Italia.
Sono le 18 e 04.
E se al posto dei termoscanner annusassimo foglietti?

Da diverse settimane siamo abituati a farci puntare alla fronte le “pistole” (termoscanner) per misurare la temperatura, prima di entrare nei locali, nei negozi e negli uffici. Questi termometri a infrarossi dovrebbero consentire di identificare chi ha più di 37,5 °C e potrebbe quindi avere un’infezione da coronavirus in corso, anche se non avverte particolari sintomi. I termoscanner sono però piuttosto imprecisi e per questo alcuni ricercatori pensano che si potrebbe sfruttare un altro sintomo piuttosto ricorrente della COVID-19: l’anosmia, cioè la perdita temporanea dell’olfatto e del gusto.

Confrontando 47 ricerche sul tema si è osservato che l’impossibilità di riconoscere totalmente o parzialmente gli odori aveva riguardato l’80 per cento circa dei pazienti con COVID-19. Solo la metà degli individui compresi negli studi presi in esame aveva però segnalato di avere l’anosmia. Questo significa che molte persone positive al coronavirus non si accorgono di avere una capacità ridotta o assente nel percepire gli odori. Il motivo può essere legato al fatto che non tutti fanno caso a questa circostanza, o che sono già malati e tendono a preoccuparsi di altri sintomi più facili da riconoscere e che ritengono più importanti, come le difficoltà respiratorie.

Altre ricerche hanno evidenziato come sia molto probabile che gli individui con anosmia abbiano il coronavirus, rispetto ad altre malattie infettive respiratorie. Anche l’influenza e il comune raffreddore possono causare la perdita temporanea dell’olfatto, ma il fatto che siano meno diffusi nella stagione calda contribuisce a ricondurre più facilmente questa condizione al coronavirus.

Sulla base di queste conoscenze, diversi ricercatori ritengono che l’anosmia possa essere un indicatore più affidabile della febbre che, oltre a essere difficile da rilevare con precisione con i termoscanner, può essere il sintomo di altre malattie diverse dalla COVID-19. All’ingresso di locali, negozi e uffici si potrebbero quindi impiegare foglietti profumati per testare le capacità olfattive, con qualche accorgimento per evitare che gli interessati mentano: ve lo spieghiamo meglio qui.

In Italia, oggi
La Protezione Civile ha comunicato che dall’inizio dell’epidemia in Italia sono stati rilevati 241.184 casi positivi, 223 in più rispetto a ieri, quando era stato segnalato un aumento di 201 rispetto al giorno precedente. È il quinto giorno consecutivo che i contagi aumentano: non succedeva da marzo. Sull’andamento influiscono i focolai scoperti negli ultimi giorni in diverse zone d’Italia, come vi raccontiamo tra poco.

I morti totali sono 34.833, quindi 15 in più rispetto a ieri. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverate 79 persone con COVID-19.

Focolai
Negli ultimi giorni è stata rilevata la presenza di diversi nuovi focolai, da Nord a Sud. I principali sono quelli di Bologna e di Mondragone in Campania, ma ce ne sono vari altri, di dimensioni più contenute ma da non sottovalitare, a Pojana Maggiore nel vicentino, a Predazzo in Trentino-Alto Adige e nel quartiere Casilino a Roma. Li abbiamo messi in ordine qui.

England
Dal prossimo 10 luglio chi arriverà in Inghilterra da diversi paesi esteri non dovrà più rimanere per due settimane in quarantena. Il dipartimento dei Trasporti ha confermato che tra le nazioni c’è anche l’Italia.

Stati Uniti
Negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati rilevati più di 55mila nuovi casi positivi: è il nuovo aumento più significativo dall’inizio dell’epidemia. Le aree del Sud e dell’Ovest sono le più interessate. In otto stati (Alaska, Arkansas, California, Florida, Georgia, Montana, South Carolina e Tennessee) il 2 luglio è stata la giornata con più contagi da quando sono iniziate le rilevazioni. I casi totali salgono a più di 2,7 milioni. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 649 e il bilancio complessivo è di quasi 129mila decessi. La situazione è sempre più preoccupante e, secondo diversi esperti, difficile da tenere sotto controllo.
La cancelliera Angela Merkel a un incontro al Bundesrat, la Camera alta del Parlamento tedesco (AP Photo/Michael Sohn)

Bici
Dopo le restrizioni dovute al coronavirus, molte città europee stanno lentamente tornando alla vita e al trambusto precedente, con un’evidente eccezione: per evitare l’auto e i mezzi pubblici a capienza ridotta molte più persone si stanno spostando in bicicletta. Nella nuova puntata del podcast di Konrad, la sezione del Post che si occupa di cose europee, ci siamo chiesti se e quanto durerà, e cosa sta facendo l’Europa per incoraggiare sempre di più la transizione verso le biciclette. (E qui potete iscrivervi alla newsletter di Konrad, è gratis.)

Ossigeno
Nei casi più gravi la COVID-19 può rendere necessario un ricovero in ospedale, per aiutare i pazienti a respirare nonostante la forte infiammazione ai polmoni. Per poterlo fare non sono solamente necessarie maschere e ventilatori, ma anche un elemento essenziale per la nostra esistenza: l’ossigeno. Mentre nei paesi come il nostro l’approvvigionamento di ossigeno a scopi sanitari non è un problema, nelle zone più povere del mondo le autorità sanitarie faticano a reperire quantità sufficienti di ossigeno per trattare tutti i loro pazienti, che rischiano di non ricevere trattamenti adeguati per superare la malattia e sopravvivere.

Weekend
Sembra ieri che vi scrivevamo che stava per iniziare un fine settimana e ne sta già incominciando un altro, il primo di questo luglio con la pandemia. Vi lasciamo come sempre un po’ di letture consigliate, da fare in riva al lago o a casa con l’aria condizionata accesa, così che le possiate raccontare alla vostra persona preferita.
• Come inizia Il colibrì, che proprio ieri sera ha vinto il Premio Strega: è scritto da Sandro Veronesi, che ha ricevuto per la seconda volta il più importante premio letterario italiano.
• 15 cose da ascoltare a luglio: nuovi saggi e romanzi in arrivo su Storytel e Audible e, in aggiunta, due consigli della redazione del Post.
• Altro che James Bond: Enrico Deaglio descrive la grandezza dei personaggi di Graham Greene, nell’introduzione alla riedizione di Il fattore umano.
• La docuserie per appassionarsi alla Formula 1: è il momento giusto per guardare – e se possibile finire – Drive to Survive, in vista del primo Gran Premio del Mondiale 2020.
• Le novità di Netflix a luglio: The Old Guard con Charlize Theron, il film italiano Sotto il sole di Riccione ma anche tutti i Ritorno al futuro, Get Out e la seconda stagione di The Umbrella Academy.
• Tra i passeri nordamericani va di moda un nuovo canto: questo.

Allora intesi: noi ci sentiamo martedì. Nel frattempo, staccate un po’. Ciao!

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