SANT’ARPINO. “Il racconto di Gisella è una lettera a chi manca, come una bottiglia lanciata nell’universo. Aspettami ovunque tu sia, dice l’autrice all’amato. Così il dolore celato in ogni pagina si fa, nella folla dei giorni e come a strappi, una solitaria attesa della luce”. Queste le parole che Giuseppe