“Quello che non perdono agli uomini del mio tempo non è tanto di essere vigliacchi, ma di costruire l’alibi della propria vigliaccheria, giorno dopo giorno, denigrando gli eroi”. Questa massima, coniata da un giovane filosofo italiano, purtroppo prematuramente scomparso negli anni settanta del secolo scorso, caratterizza, “abbastanza bene”, la cosmogonia