TRE ULTRA’ DEL NAPOLI IN MANETTE, PER L’AGGRESSIONE, DI DOMENICA NOTTE, AD UN PULMINO DI TIFOSI JUVENTINI DEL ‘CLUB JUVE’, DI ALIFE

di Daniele Palazzo

 

ALIFE-Figura anche un 37enne casertano nella terna di delinquenti(soggetti che si macchiano di reati come quelli di cui, or ora, andremo ad occuparci, non  possono essere definiti né tifosi, né, tantomeno, ultrà) arrestati, ad opera della Polizia Stradale. Con lui, che si sempre professato supporter del club del Napoli Calcio, sono stati ammanettati altri  due sostenitori, di 24 e 25 anni,  anche loro sui generis, del club partenopeo. I tre balordi, facendosi vigliaccamente scudo del buoi della notte, avevano assaltato, all’interno dall’area di servizio autostradale di Anagni, in provincia di Frosinone, nove tifosi juventini, che, residenti, nello storicamente importante centro dell’Alto Casertano, erano diretti a Genova, dove avrebbero assistito al match tra la tra la Sampdoria e la loro squadra del cuore. Quella che, nella notte tra sabato e domenica scorsi, scatenarono i tre poco di buono campani, fu una vera e propria guerriglia, che, iniziata tra gli svincoli di Arezzo e Firenze(siamo in territorio comunale di Impruneta(Firenze), dove, il pulmino su cui viaggiavano i tifosi della formazione bianconera era stato fatto oggetto di un fitto lancio di bottigliette ed ogni genere di oggetti contundenti, e proseguita nell’area di servizio anagnina, vide i nove tifosi del team torinese, erano stati legnati di brutto da parte di un quindicina di facinorosi che, armati di mazze da baseball e spranghe di ferro, avevano dato una immagine molto squalificante di se stessi. Fortunatamente, tra i ragazzi alifani, che furono pure rapinati di tutto(zainetti, soldi ed effetti personali) quanto portavano con se, nessun ferito grave. Ed è stato proprio per la prontezza dimostrata dagli aggrediti e per le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della medesima area di servizio dell’A1, che gli Agenti della Polizia Stradale competenti per territorio, hanno potuto identificare i primi tre aggressori ed assicurarli alla Giustizia. Tutti e tre arrestati, grazie alle istanze presentate dai loro Avvocati, sono riusciti ad ottenere il beneficio della detenzione domiciliare. Per loro, le accuse ipotizzate vanno dalla rapina al danneggiamento, dalla violenza privata all’incendio.  Intanto, gli inquirenti incaricati del caso continuano ad indagare onde identificare e mettere in condizioni di non nuocere gli altri protagonisti del poco, anzi, niente eroico episodio.

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