UNA TRADIZIONE SENZA TEMPO: GLI STUDENTI DEL “VILLAGGIO” RICORDANO SAN GIOVANNI BOSCO

Come da tradizione, anche quest’anno, immancabilmente, il Villaggio dei Ragazzi ha ricordato il Santo assurto per volontà del fondatore, Don Salvatore d’Angelo, a protettore della Fondazione. Questa mattina, dunque, nel giorno che la Chiesa gli ha dedicato, il “Villaggio” ha omaggiato Don Bosco, uomo di Dio che visse con assoluta autenticità l’amore per i giovani indigenti del suo tempo. Per l’occasione, nella Chiesa ubicata all’interno dell’Ente, Santa Maria della Pace, si è celebrata una Santa Messa in ricordo di un uomo dalle virtù straordinarie, del cui sistema educativo Don Salvatore era fervido assertore. Il rito eucaristico è stato celebrato da don Antonio Tarvisio, parroco della Chiesa di Santa Sofia (Maddaloni) ed ex allievo dell’Opera maddalonese. Durante l’Omelia, il sacerdote ha ricordato agli allievi i tre pilastri del pensiero di Don Bosco tanto cari a don Salvatore (religione, ragione e amorevolezza, per formare buoni cristiani e onesti cittadini). La giornata si è conclusa con la tradizionale deposizione di un omaggio floreale innanzi alla statua del Santo, nel Cortile dei Tritoni della Fondazione, da parte di un corteo di studenti accompagnati, per l’occasione, dalla Coordinatrice didattica, Giovanna D’Onofrio. Ha allietato la mattinata anche un gradevole buffet a base di bignè alla crema e al cioccolato preparato dagli alunni e dagli chef dell’alberghiero “Villaggio dei Ragazzi”. “Mi piace ricordare, in questo giorno solenne, che don Salvatore ha incentrato tutto il sistema educativo che caratterizza la Fondazione sulla pedagogia di questo grandissimo sacerdote che oggi celebriamo per l’immenso impegno pastorale verso i giovani. Ne facciamo memoria   e chiediamo al Signore l’aiuto affinché questa realtà sia sempre più solida nella formazione delle nuove generazioni”, ha dichiarato Felicio De Luca, Commissario Straordinario dell’Ente di Piazza Matteotti. “L’emozionante testimonianza di oggi sta molto a cuore a tutta la Fondazione perché don Bosco è stato fonte d’ispirazione per il nostro fondatore e continua ad essere per tutti noi un punto di riferimento imprescindibile”, ha aggiunto la coordinatrice D’Onofrio.

 

 

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