Unione Industriali, Vito Grassi: Il Sud ha in tavola le soluzioni per vivere meglio

 Il Policlinico Federico II e la Scuola di Medicina e Chirurgia inaugurano l’Atelier della Salute con una manifestazione dedicata alle “esperienze, percorsi, soluzioni per vivere meglio”. La due giorni – coordinata da Cesare Formisano, docente della Scuola di Medicina, e ad Alessandra Dionisio, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II – ha visto alternarsi workshop, show cooking, stand informativi, area benessere e hi-tech, mentre i professionisti dell’Azienda, in collaborazione con Campus Salute Onlus e Fondazione Pro Onlus hanno offerto alla cittadinanza l’opportunità di accedere gratuitamente a numerose visite mediche specialistiche. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche il vice presidente dell’Unione degli industriali e presidente di Graded Spa, l’ingegner Vito Grassi. Lo abbiano intervistato.

Ingegnere, qual è il suo giudizio sulla manifestazione?
La considero una occasione molto importante di ragionare sul nostro vivere quotidiano e sulle soluzioni utili a favorire l’adozione di sani stili di vita a tutela della salute nelle sue molteplici declinazioni. Infatti la manifestazione ha avuto una struttura articolata e si è avvalsa di una formula originale, che ha visto insieme workshop interattivi, presentazione di best practice, confronti con gruppi scientifici multidisciplinari, aree benessere e aree high-tech, visite mediche specialistiche gratuite, show cooking frutto della collaborazione tra gli esperti di nutrizione della Federico II e noti chef del territorio. E infine un food contest sulla Dieta Mediterranea.

L’aspetto della prevenzione e dell’alimentazione “sana” si ì rivelato centrale, non è così?
Non solo per la salute in senso stretto, ma per lo sviluppo di un settore imprenditoriale destinato a crescere molto in futuro attorno ai temi della nutrizione, della salute e della sicurezza alimentare. A mio parere si tratta di un asse strategico per l’industria alimentare dei prossimi venti anni, in linea con le nuove esigenze dei consumatori.

Tutto gira attorno a un centro di gravità: l’educazione alimentare.
Sì, ed è per questo che l’Unione Industriali Napoli ha sempre dedicato grande attenzione a questi temi. Non a caso la Sezione Industria Alimentare di Napoli che ha promosso negli anni stili di vita salutari e di educazione alimentare con opportune azioni di formazione, informazione e promozione.

Può farci un esempio?
Fra le iniziative realizzate, cito ad esempio un accordo siglato con la Federazione Italiana Medici Pediatri di Napoli basato su iniziative di educazione alla salute, sicurezza alimentare, adozione di corretti stili di vita, e attenzione all’ambiente attraverso l’organizzazione di iniziative di approfondimento, formazione, informazione e promozione nonché lo sviluppo di progetti congiunti. E poi, ancora, il patrocinio e la partecipazione con interventi a congressi sul tema. Senza trascurare il progetto “ Green Farm” svolto con l’Istituto scolastico Augusto Righi, presentato al Padiglione Italia di Expo 2015 a Milano assieme alla presentazione del volume “La Dieta Mediterranea nel primo anno di vita”, edito da Cuzzolin e curato da Raffaella de Franchis, in collaborazione con il Gruppo di lavoro Dieta Mediterranea in Pediatria.

L’Italia meridionale – con la Campania in particolare – è del resto il regno della dieta mediterranea…
Certo. E’ il luogo di elezione delle ricerche condotte nel secondo dopoguerra da Ancel Keys, lo studioso che ha diffuso negli Stati Uniti i valori di questo regime alimentare.Promuovere i principi di una corretta alimentazione e della Dieta mediterranea significa dunque anche valorizzare un contesto regionale campano caratterizzato da un’industria agroalimentare avanzata, capace di garantire un’offerta ai massimi livelli di qualità, sicurezza igienico sanitaria e tutela delle tradizioni alimentari nazionali.

Del resto il territorio meridionale dispone di tante risorse agroalimentari…
Sono vere e proprie ricchezze che, oltre ad essere determinanti per la gastronomia, hanno anche proprietà che si congiungono all’esigenza di un’educazione alimentare sostenibile. Dal nostro territorio può dunque sicuramente partire un messaggio finalizzato a una corretta alimentazione – anche fin dalla prima infanzia – con prodotti doc presenti in particolare in quella che non a caso un tempo si chiamava Campania Felix.

 

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