Venerdì 27 novembre: il nuovo spettacolo di Luciano Melchionna, “L’amore per le cose assenti”

In scena al Teatro Nuovo di Napoli

Venerdì 27 novembre 2015, Teatro Nuovo di Napoli
L’amore per le cose assenti di Luciano Melchionna
In scena un’esilarante, impietosa, autopsia dei sentimenti, un confronto
privo di sensi di colpa, sterminati, implacabilmente, dal desiderio di verità

Sarà il Teatro Nuovo di Napoli a ospitare, venerdì 27 novembre 2015 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 29), L’amore per le cose assenti, il nuovo spettacolo di Luciano Melchionna, che ha debuttato, in prima nazionale, nella scorsa edizione di Benevento Città Spettacolo, accolto con grande consenso dal pubblico.
Gli appassionati del teatro ricorderanno l’autore e regista latinense. oltre ai suoi numerosi successi teatrali e cinematografici, per lo spettacolo cult Dignità Autonome di Prostituzione, che, ciclicamente programmato, richiama numerosissimi spettatori in tutte le sale teatrali d’Italia.
Può scoppiare una coppia così come scoppierebbe una torta di compleanno? Sicuramente, se questa rappresenta l’ordine perfetto e costituito delle cose, la bellezza completa e compiuta di un rapporto che a un certo punto deflagra per mille motivi, dal più banale al più importante, piccole, intense mine vaganti, pronte a colpire al cuore la più unita delle coppie.
Presentato da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, L’amore per le cose assenti ha come protagonisti Giandomenico Cupaiuolo e Autilia Ranieri, una coppia impegnata con il loro rapporto, che sta scivolando verso la fine, inevitabile e inequivocabile.
E’ la storia di una relazione, che, come tante, attraversa diverse fasi e mutazioni: dallo stordimento, tipico dell’innamoramento, fino all’inevitabile spegnimento, che accompagna alla sopportazione reciproca.
Il prologo e l’epilogo dello spettacolo sono affidati a Her, singolare personaggio del testo di Melchionna, che ha il compito di “condurre” un dialogo diretto con il pubblico, chiamato a partecipare e condividere le vicende dei protagonisti.
Come riportano le note, siamo dinanzi a “un’esilarante, impietosa, autopsia dei sentimenti. Un confronto non più mediato dai sensi di colpa, sterminati, ormai, implacabilmente, dalla voglia di verità che anima entrambi”.
Ed è questo il filo conduttore del nuovo spettacolo teatrale di Luciano Melchionna, che si manifesta attraverso una sottile e acuta analisi dei sentimenti umani, scandagliando, con minuziosa precisione, le trasformazioni emotive dei due protagonisti.
La necroscopia di un rapporto ormai estinto, con l’intento di comprenderne le cause, attraverso l’analisi dei punti nevralgici di una lunga relazione, ormai intorpidita dalle caustiche catene dell’abitudine.
I costumi dell’allestimento sono a cura di Milla, le musiche originali di Stag, le scene di Roberto Crea.

L’amore per le cose assenti di Luciano Melchionna
Napoli, Teatro Nuovo – da venerdì 27 a domenica 29 novembre 2015
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali), ore 18.30 (domenica)
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it

Da venerdì 27 a domenica 29 novembre 2015
Napoli, Teatro Nuovo

Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
presenta

L’amore per le cose assenti
di Luciano Melchionna

con
Giandomenico Cupaiuolo e Autilia Ranieri

e con la partecipazione di HER

costumi Milla
musiche originali Stag
scene Roberto Crea
assistente alla regia Sara Esposito

regia Luciano Melchionna

durata della rappresentazione 70’ circa, senza intervallo
Prologo: “Lei: L’amore rende ridicoli. Lui: Quello e l’innamoramento. Lei: Rende ridicoli all’inizio, si, ma anche alla fine.”

Oggi Giulia compie quarantasei anni. A parte le rughe da cancellare con ogni trattamento di bellezza possibile,
‘dentro’ non e cambiata molto da quando ne aveva venti: continua a ‘camminare scalza’ in giro per il mondo, come una bimba, e a cercare il principe azzurro che la prenda in braccio.
Anni prima ha vissuto il naufragio del suo primo matrimonio, ricostruendo il primo incontro: “Era successo qualcosa di forte. E ora? Dov’e?” Ha voluto ricostruire la prima meravigliosa serata trascorsa insieme, nei dettagli, per comprendere cos’era successo e come tanto entusiasmo e tanta felicita abbiano potuto, in pochi anni, trasformarsi in una perdita.
Oggi il suo secondo marito ha organizzato per lei una bellissima festa di compleanno, ma non ha invitato nessuno. Vuole restare solo con la moglie, occhi negli occhi, per dirle addio.
E il suo regalo di compleanno: la liberta.
“Lui ‐ Piano piano, subdolamente, hai proiettato davanti ai miei occhi un ologramma cucito su misura dalla brava sartina dell’Amore, un ologramma di me da farmi indossare… e io l’ho indossato, per amor tuo!, e l’ho tenuto a pelle anche se bruciava, o mia Medea, l’ho tenuto addosso soffrendo in silenzio per amore della nostra creatura mentre andavo a fuoco! (…) tutti sappiamo che finisce, e che magari non finisce insieme ma più spesso prima per l’uno e poi per l’altra… eppure tutti, se finisce prima per l’altro, impazziamo, non capiamo, rinfacciamo, recriminiamo e ci disperiamo: che palle!
Lei ‐ Ma che vuoi? Mi lasci disperare in pace? Fa parte del pacchetto, no? Ci siamo conosciuti, corteggiati, amati, fidanzati e ora uno dei due si dispera: io! Tocca a me! Non liquidare il mio dolore! Non sminuire la mia atroce sofferenza, per dio! Lasciami attaccare alle tende, smettere di mangiare, invecchiare a vista d’occhio, regredire nell’autostima, vomitare il peggio di me e sperare di morire e rinascere al più presto per sedermi sul fiume ad aspettare di vederti passare trascinato dalla corrente fangosa mentre anneghi!”

Un’esilarante, impietosa, autopsia dei sentimenti. Un confronto non più mediato dai sensi di colpa… sterminati ormai, implacabilmente, dalla voglia di verità che anima entrambi.
Liberi dal peso delle parole mai dette, i due protagonisti approderanno ad una risoluzione spiazzante, per loro.

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