Viaggio a San Giovanni Rotondo

Domenica 15 Novembre u.s.  ho vissuto una bellissima esperienza di Fede con un gruppo di amici fantastici. Siamo stati molto fortunati anche perché è stata una bella giornata di sole. Grazie a tutti i pellegrini che hanno partecipato, appuntamento all’anno prossimo! ♥
IL VIAGGIO PER IMMAGINI:

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SALUTO DI BENVENUTO E BUON VIAGGIO

Carissimi Pellegrini, buon giorno a tutti.
Come ogni anno desidero spendere due parole per rivolgere un formale bentornato a tutti quelli che ho il piacere di annoverare tra i miei compagni di viaggio, già da diversi anni, ma anche per dare un cordiale benvenuto a tutti gli amici che per il primo anno ci onorano della loro presenza e compagnia, come il professore Raimondo e la sua gentile consorte, la professoressa Marinella Viola, le sorelle Frattasio (Settimia e Angela) sempre con la loro allegria e la loro innata simpatia; a proposito di queste sorelle precisiamo che per motivi straordinari hanno dovuto rinunciare Amalia e Rosetta. Le ringraziamo ugualmente ed auguriamo loro di risolvere ogni problema, da parte nostra non mancherà una preghiera. Dò il benvenuto poi ai ragazzi giovani della compagnia come Patrizia, Antonietta, Seby, Biagio e Gilda. Mi scuso se mi sfugge qualche persona che viaggia con noi per il primo anno e spero che per il futuro voi tutti vogliate ancora far parte del nostro gruppo.
Cari amici, spero che questa di oggi sia una bella giornata per ognuno di noi, certo è un pellegrinaggio di fede e di preghiera, ma questo non ci vieterà di godere del reciproco piacere della compagnia e dell’amicizia.
Vedete, sono certa che ognuno di noi ha intrapreso questo pellegrinaggio spinto dall’esigenza e dalla speranza di ottenere una desiderata grazia o per lo meno di trascorrere una giornata di preghiera per ritrovare se stessi, sentirsi vicini a Dio ed avere la certezza che Egli ci ama e non ci negherà il suo aiuto. Io vi auguro, con tutto il cuore, che ognuno di voi possa ottenere ciò che desidera. A questo proposito voglio porvi una domanda: Secondo voi qual è il sentimento che accomuna tutti gli uomini della terra…? Ebbene è proprio la speranza. Ogni persona vivendo viene spinta dalla “speranza”… vuoi per la salute, per una vita migliore, per il futuro dei nostri figli, per il tempo, per noi stessi….”SPERANZA” questa è la parola magica che muove il mondo.
Amici miei, senza retorica, ma perché voglio condividere con tutti voi dei momenti particolari della mia vita, vi voglio raccontare che cosa è accaduto a me nel bel mezzo della mia serena esistenza, fatti accaduti in tempi molto ravvicinati tra loro.
Quando meno me lo aspettavo se ne andato mio cognato Ermanno, una persona buona e gentile a cui volevo un mondo di bene e che mi ricambiava con altrettanto affetto. Ho pianto e sofferto tanto per lui, ma poi la vita mi ha travolta ed io sono andata avanti.
Poi è stata la volta di mio fratello Peppe, lui per me era il padre che avevo perso tanti anni prima, lo amavo con tutto il cuore e lui amava me ed i miei figli in egual misura; la sua parola era severa, richiedeva il massimo rispetto, ma alle parole s’accompagnava sempre uno sguardo amorevole e carezzevole; non l’ho mai detto a nessuno, ma avevo la sensazione che lui solo guardandomi mi facesse delle carezze sul viso, sul capo. Credetemi era una bellissima sensazione, ancora adesso pensandoci, mi viene la pelle d’oca.
Non molto tempo dopo se ne andato mio fratello Giggino, lui era il simpaticone della famiglia, bello, sempre allegro, gioioso, le piaceva ballare e con lui la vita era sempre un continuo scherzo. Poi un bel giorno l’ho trovato completamente trasformato, non era mio fratello quello che vedevo in quella stanza, era un vecchio che io non riconoscevo più. Ho ancora pianto tanto e sofferto, ma come sempre la vita continua…
Poi è stata la volta di mia sorella Mena, per lei non voglio spendere troppe parole, quasi tutti voi la conoscevate. Lei era bella, socievole, sempre allegra, proprio una “bella persona” mi dice chi l’ha conosciuta. Eppure mi ha lasciata, se ne andata ed io sto ancora pensando se tutte le volte che mi faceva arrabbiare fosse colpa mia oppure fosse lei che mi voleva un bene così intenso da diventare opprimente.
Come per mettere una ciliegina sulla torta, circa un anno fa se ne andata mia sorella Rosina. Lei era la maggiore dei fratelli, la persona che a me personalmente ha fatto da madre. Una donna che ha vissuto una vita di solitudine e di sacrifici. Vedova all’età di 28 anni ha cresciuto due figli con il sudore della sua fronte. E’ riuscita a dare un florido avvenire ad entrambi privandosi anche di un bicchiere d’acqua, ma felice di lasciare ai suoi due ragazzi tutto il frutto dei suoi sacrifici.
Ora mi rimane solo un fratello di 82 anni che proprio ieri ha colto per me, con le sue mani, una cassetta d’uva dolcissima, che purtroppo non posso nemmeno mangiare. Ma lui ha detto a Gianni, devi portare quest’uva a mia sorella e dille che l’ho colta io stesso solo per lei. Come potete immaginare lui è un’altra persona che io adoro e prego tanto Padre Pio affinché lo conservi ancora per lungo tempo.
Volendo fare un riepilogo completo dei miei familiari devo aggiungere che io ho anche un’altra sorella che si chiama Maria. Lei non ha rivestito un ruolo felice in famiglia a causa di una serie di eventi negativi che l’hanno sempre messa in una luce d’ombra; ha commesso errori che non riesco a perdonare, proprio io che non amo serbare rancori… non riesco a tollerare le sue mancanze verificatesi ripetutamente. Sono molto combattuta e non capisco se le voglio ancora bene oppure no. Oggi voglio pregare Padre Pio anche per questo, affinché mi aiuti a mettere pace nel mio cuore, perdonando qualsiasi offesa ricevuta.
Perché vi ho raccontato tutto questo, prima di tutto perché per me parlare è stato come liberare la mia anima e poi per farvi comprendere che, nonostante la mia famiglia, sia stata decimata, come da una terribile epidemia o come i caduti in una guerra, io mi sento ancora spinta ad andare oltre, grazie a quella “Speranza” che mi fa credere in un mondo migliore e felice per tutti, provo ancora momenti di grande allegria, di felicità, di amore e dico a voce alta “VIVI – LA VITA E’ BELLA”!
Scusatemi amici, se sono stata pesante, ma per me è stato importante condividere con voi questa parte della mia vita.
Ora bando alla tristezza, vi auguro buon viaggio e vi do appuntamento all’anno prossimo, se vi va!

Tilde

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