Vite d’amor di pioppo, la nuova delizia della “Pasticceria Conte” che esalta i sapori dell’asprinio

CARINARO. Asprinio bianco ed agro aversano. Un connubio intramontabile che la “Pasticceria Conte”, sita in via Larga in Carinaro, ha voluto esplorare in tutte le sue sfaccettature, dando vita ad un nuovo accattivante dolce denominato, dal mastro pasticciere Luigi Conte, Vite d’amor di pioppo.

In effetti, il vitigno a bacca bianca di tipo DOC si abbina in modo caratteristico ad olmi e pioppi, intrecciandosi come fanno due amanti nella loro manifestazione d’amore. Insomma, piacere totale per i sensi, ma anche, come dimostra la storia, difesa da attacchi avversari. Si dice, infatti, che la barriera originatasi dalla simbiosi vegetale, raggiungendo altezze anche superiori a 20 metri, diventasse un’ottima protezione bellica, specie contro i tentativi di sfondamento da parte delle cavallerie. Secondo diversi studi, il vino asprinio appartiene alla storica famiglia dei Pinot e fu importato in Italia, alle soglie del 1400, dai francesi, affascinati dalla possibilità di produrre particolarissimi spumanti. Dunque, chi accosta l’asprinio allo spumante, non ha poi tutti i torti. Tesi diverse sostengono che la potestà appartenga agli etruschi o che sia riconducibile agli angioini.

Una tradizione secolare che il mastro pasticciere Luigi Conte ha voluto approfondire puntando sulla collaborazione con il mastro pasticciere Francesco Lastra, vincitore del concorso “I migliori dolci d’Italia”, svoltosi presso la fiera del Tirreno in Marina di Carrara. “Abbiamo creato una sinergia tra babà inzuppato al vino aspirino, cremoso e mela annurca caramellata. Un dolce che si presenta come un vero e proprio racconto culinario del territorio. Ci apprestiamo ad affrontare grandi sfide e vogliamo raggiungere grandi risultati”.

Vite d’amor di pioppo – Approfondimento video

 https://youtu.be/kmQARv5jx3o

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